«E la chiamano economia» di Francesco Gesualdi
Gennaio 2024 _ Gesualdi – Economia 7 – 2024
Francesco Gesualdi
E la chiamano economia /7 (2024)
Fu un saggista e storico scozzese di nome Thomas Carlyle (1795-1881) a definire l’economia «scienza triste» (dismal science). Si ritiene che questa definizione sia stata ispirata dalla previsione del pastore ed economista Thomas Robert Malthus (1766-1834) secondo cui la popolazione mondiale sarebbe cresciuta sempre più velocemente del cibo, condannando l’umanità a povertà e difficoltà senza fine.
L’economia si merita questa definizione dispregiativa? Se guardiamo alle diseguaglianze che essa produce (con i ricchi sempre più ricchi) e alla distruzione ambientale (il riscaldamento globale di origine antropica, ma non solo), allora la risposta è «sì, se la merita». Eppure, come ci racconta Francesco Gesualdi nelle sue analisi, il benessere per tutti non sarebbe un’utopia se si capisse che la crescita infinita è insostenibile e ci fosse la volontà politica di imboccare strade diverse.
Un esempio che si muove in questa direzione si può trovare nell’ultima puntata dell’anno, «Riparare alla barbarie». In essa il nostro autore parla della «due diligence», la direttiva dell’Unione europea (2024/1760), per le grandi imprese. Secondo la norma, il profitto è lecito soltanto «se ottenuto nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’integrità del pianeta».
Pur senza risolvere i tanti problemi sul tappeto, già l’implementazione effettiva (e globale) di questa norma farebbe fare un salto qualitativo importante all’economia nel suo complesso. Buona lettura.
Gennaio 2024 _ Gesualdi – Economia 6 – 2023
Francesco Gesualdi
E la chiamano economia /6 (2023)
Pochi, tanti o troppi? Si parla di esseri umani e del dilemma sul loro numero. Francesco Gesualdi, fondatore del «Centro nuovo modello di sviluppo» e autore di «E la chiamano economia», se ne è occupato nei numeri di aprile e maggio 2023 di Missioni Consolata.
La situazione vede i paesi ricchi con tassi di natalità bassi o negativi e una popolazione invecchiata (bisognosa – dunque – di pensioni e assistenza medica), mentre – al contrario – i paesi poveri hanno tassi positivi e una popolazione giovane che non trova lavoro. Otto miliardi di persone – questa l’attuale consistenza della popolazione mondiale – sono un problema se il sistema politico ed economico rimane quello vigente.
Osserva Gesualdi: «Considerato che il mondo è formato da aree con una penuria di giovani e altre con un eccesso, sarebbe interesse di tutti un riequilibrio attraverso una maggiore libertà di movimento delle persone». Una soluzione tanto semplice quanto banale.
Anche il mito dell’equazione «più gente, più inquinamento» viene ridimensionato. «Troppo spesso – spiega il nostro autore – attribuiamo la responsabilità degli squilibri naturali a chi fa molti figli. Ma dimentichiamo che le popolazioni ad alta fertilità sono anche quelle con tassi di consumo e di inquinamento al di sotto della soglia di sostenibilità».
Buona lettura.
Gennaio 2023 _ Gesualdi – Economia 5 – 2022
Francesco Gesualdi
E la chiamano economia /5: «2022, il ritorno della guerra in Europa»
Il 2022 è stato l’anno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. Oltre ai morti, al dolore e alle devastazioni, il conflitto ha prodotto pesanti conseguenze sulle relazioni internazionali e sull’economia mondiale. In primis, l’aumento dei prezzi di beni primari come il grano e l’esplosione delle spese militari. La domanda è: sarebbe possibile «avere un mondo senza eserciti?». La risposta è «sì», ma occorrono alcuni passaggi obbligatori, spiega l’autore.
Anche la transizione verso un’esistenza più sostenibile si dimostra una strada piena d’ostacoli visto che l’utilizzo delle fonti fossili – carbone, petrolio e gas – rimane di gran lunga la preferita. Al momento, neppure l’auto elettrica è la soluzione dei problemi, visti gli enormi costi ambientali delle sue batterie. «Dobbiamo ritrovare il senso del limite», ripete senza sosta l’autore. Un autore molto apprezzato dai lettori.
A fine anno la redazione ha ricevuto la lettera di una abbonata in cui, tra le altre cose, si legge: «Mi appassiono perfino all’economia che, spiegata da Francesco Gesualdi, ha tutto un altro sapore!». Per Francesco (Francuccio) Gesualdi e Missioni Consolata un nuovo incentivo per continuare a raccontare l’economia come – forse – nessun altro sa (o vuole) fare. Buona lettura a tutte e tutti.
Gennaio 2022 _ Gesualdi – Economia 4 – 2021
Francesco Gesualdi
E la chiamano economia /4: «2021, pandemia anno secondo»
Il 2021 è stato l’anno della rivincita sul Covid-19, il virus che ha travolto il mondo. La diffusione dei vaccini – pur non accettati da tutti e non disponibili per tutti – ha posto un argine importante alla pandemia. Tuttavia, anche in questo caso, l’economia ha giocato un ruolo centrale e, purtroppo, ancora una volta, non fondato sull’equità. Nel suo primo contributo dell’anno, Francesco Gesualdi spiega lo scandalo dei brevetti su farmaci e vaccini che fanno mantenere altissimi e spesso inaccessibili i prezzi. È lecito – si chiede, tra l’altro, l’autore – ricevere soldi pubblici per la ricerca scientifica e poi imporre prezzi elevati per aumentare i profitti privati?
Oltre ai vaccini, nell’Unione europea, la battaglia contro la pandemia e le sue conseguenze sull’esistenza quotidiana delle persone ha visto il varo del «Next generation Eu» che, in Italia, è stato chiamato «Piano nazionale di ripresa e resilienza». Ci sono i fondi, ma anche tanti dubbi.
Francesco Gesualdi, già allievo di don Milani, ci aiuta poi a leggere l’enciclica «Fratelli tutti» di Francesco, un papa da sempre attento all’economia sia per quanto concerne le sue (intollerabili) distorsioni («Questa economia uccide») che le sue relazioni con l’ambiente e la nostra Casa comune.
L’anno si conclude con un articolo sull’irrisolta questione del «salario minimo», che in verità andrebbe declinato come «salario vivibile». Un salario, cioè, che con 40 ore di lavoro settimanale permetta al singolo lavoratore e ai suoi familiari di far fronte ai bisogni di base individuati in cibo, alloggio, vestiario, sanità, energia, trasporti, istruzione. Insomma, l’economia com’è e come dovrebbe essere.
Gennaio 2021 _ Gesualdi- Economia 3 – 2020
Francesco Gesualdi
E la chiamano economia /3
Per il terzo anno, la redazione di Missioni Consolata ha il piacere di offrire a lettrici e lettori la raccolta degli articoli pubblicati sulla rivista nell’ambito della rubrica d’economia di Francesco (Francuccio) Gesualdi, fondatore del «Centro Nuovo modello di sviluppo» di Vecchiano (Pisa).
Il 2020 è stato un anno segnato in maniera indelebile dalla pandemia di Covid-19. Il virus ha prodotto in primis morte e dolore, ma ha anche travolto i nostri modi di vivere, a iniziare dalla dimensione lavorativa ed economica.
La pandemia ha evidenziato una volta di più che l’attuale sistema economico – fondato su un mercato senza regole che ha come unico obiettivo il profitto – è insostenibile. Nelle sue pagine Gesualdi non si limita a descrivere il sistema, ma lo seziona per farne comprendere i meccanismi perversi.
Gennaio 1919 – Gesualdi – Economia 2
Francesco Gesualdi,
E la chiamano economia 2
Dieci articoli per far conoscere la realtà dell’economia, pubblicati nel 2019.
Qualcuno ci ha chiesto: «Perché avete una rubrica di economia?». La risposta è duplice. La più ovvia: perché Missioni Consolata ha l’ambizione di occuparsi di varie tematiche. La seconda, invece,
racchiude una motivazione più articolata: perché l’economia influenza la vita di tutti, indistintamente e quotidianamente. eppure, anche in questa materia, l’ignoranza e le fake news regnano sovrane, soprattutto tra noi italiani.
Da oltre due anni Francesco Gesualdi (detto Francuccio), fondatore del «Centro nuovo modello di sviluppo», collabora con la rivista curando le pagine che ci aiutano a capire – per esempio – perché un intervento pubblico nel sistema economico sia fondamentale, perché l’evasione e l’elusione fiscale
danneggino tutti i cittadini, cosa ci sia dietro la guerra commerciale tra stati uniti e Cina. e ancora: il temuto spread, il salario e il profitto, l’euro sì e l’euro no, la Banca centrale europea, il lavoro e la disoccupazione.
È vero: gli argomenti sono spesso spinosi o controversi, ma Francesco Gesualdi sa come esporli e renderli digeribili. ne abbiano conferma dalle lettere che giungono in redazione, quasi tutte di plauso.
Per tutto questo anche quest’anno abbiamo deciso di offrire ai lettori della rivista (e a chiunque altro) il libro che raccoglie le puntate de «e la chiamano economia» pubblicate da Missioni Consolata nel corso del 2019. Da questa raccolta esce un quadro variegato, spesso (giustamente) polemico, ma sempre propositivo.
Nel frattempo, la rubrica continua e continuerà a uscire – ogni mese – sulle pagine della rivista in un anno, questo 2020, già segnato dai pesanti riflessi economici prodotti prima dall’emergenza climatica (destinata ad aggravarsi) e poi da quella – transitoria – del coronavirus.
Gennaio 1918 – Gesualdi – Economia 1
Francesco Gesualdi,
E la chiamano economia
Dieci articoli per far conoscere la realtà dell’economia, pubblicati nel 2018.
Se sul titolo di questa nuova rubrica abbiamo dibattuto a lungo, non così è stato per scegliere a chi affidarla. Abbiamo pensato subito a una sola persona: Francesco Gesualdi detto Francuccio. Nato nel 1949 nei pressi di Foggia, Francesco Gesualdi giunge a Barbiana (Firenze) nel 1956. Qui è allievo di don Lorenzo Milani fino al 1967, anno della sua morte. Assieme a lui partecipa alla stesura di «Lettera a una professoressa », probabilmente uno tra i più celebri libri di pedagogia. Dopo aver completato la formazione economica, fa l’insegnante e poi, per due anni, il volontario in Bangladesh.
Nel 1982 pubblica «Economia: conoscere per scegliere», un testo di divulgazione economica
destinato agli esclusi dalla lettura. Nel 1983 si trasferisce a Vecchiano (Pisa) per vivere un’esperienza semicomunitaria con altre famiglie decise a praticare concretamente la solidarietà. All’interno di questa iniziativa nasce il «Centro nuovo modello di sviluppo» (www.cnms.it).
Francesco Gesualdi è autore di molti libri, tutti aventi l’obiettivo di smontare pezzo perpezzo il sistema economico attuale e proporre un’alternativa di vita non soltanto sostenibile ma anche felice. Il filo conduttore degli articoli scritti nel 2018 riguarda i cambiamenti economici e politici indotti dalla globalizzazione. La stessa Unione Europea nasce come risposta alle nuove esigenze delle imprese (ma non dei suoi cittadini). Per questo molti contributi parlano dell’Europa e delle tante tematiche che ogni persona dovrebbe conoscere per poter scegliere, agire e votare in maniera consapevole.
Le migrazioni fra noi
del «Centro nuovo modello di sviluppo»
- Categoria: Povertà e condizioni sociali
Anno di produzione: 2020
Dossier infografico sul fenomeno delle migrazioni a livello planetario, contributo dei migranti all’economia italiana, l’immigrazione via mare, necessità di sanatoria per regolarizzare i clandestini.