Gio, 4 febbraio 2021

Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13

Abbiamo conosciuto, Signore, il tuo amore

Quel movimento di andata da Gesù e d’invio nel suo nome continua fino ad oggi. È il mistero di essere resi partecipi della missione del Signore. Richiede trasparenza totale, ecco perché vuole povertà di mezzi: né sacche né denari. E non propone un generico messaggio di sapienza universale, ma conduce a Cristo, davanti al quale scopriamo chi siamo veramente e diventiamo capaci di cambiare, di rinunciare a ciò che ci tiene prigionieri. È la conversione.


Dio aiuta e santifica coloro che realmente desiderano diventare santi. La grazia di Dio non manca mai ,e quando si tratta di un missionario Dio, per così dire, si sente obbligato a concederla.

(da PUNTI LUMINOSI, Un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano)




Mer, 3 febbraio 2021

Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6

L’amore del Signore è da sempre


Il nostro “io” risiede tutto nella volontà. Per questo, se offriamo a Dio la nostra volontà, gli offriamo tutti noi stessi.

(da PUNTI LUMINOSI, Un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano)




Mar, 2 febbraio 2021 – PRESENTAZIONE DEL SIGNORE (f)

Ml 3,1-4; Sal 23; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40

Vieni, Signore, nel tuo tempio santo

Simeone, vedendo il piccolo Gesù, ha visto la salvezza. Persino Maria e Giuseppe ne rimangono stupiti. Quella “luce per illuminare le genti” non ha il fulgore predetto da Malachia, bisogna abituarvi gli occhi del cuore. È la “luce gentile” che invocava S. John Henry Newman. Dobbiamo anche noi “sopportare” l’estrema umiltà dell’ingresso del Salvatore nella nostra storia. Le persone consacrate sono un segno di questa novità, a cui fanno spazio nella loro vita perché il mondo la conosca e l’accolga.


Ci santifichiamo per mezzo della sofferenza. Non con le parole o con le sole preghiere: queste hanno valore, ma ciò che è veramente efficace è il portare con pazienza la nostra croce.

(da PUNTI LUMINOSI, Un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano)




Lun, 1 febbraio 2021

Eb 11,32-40; Sal 30; Mc 5,1-20

Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore


IL Signore avrebbe potuto scegliere una persona più santa e più intelligente di me per fondare l’istituto della Consolata, ma una persona che vi voglia bene più di me, non lo credo. (Beato Giuseppe Allamano)

Non tutti possono partire per le missioni, ma tutti possono essere apostoli nel loro Paese e a casa loro. Tutti sono chiamati e devono essere apostoli. Ognuno, nel suo ambiente e sfera di azione, deve sforzarsi di far conoscere e amare Gesù Cristo.

(da PUNTI LUMINOSI, Un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano)




Dom, 31 gennaio 2021 – IV DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Dt 18,15-20; Sal 94; 1Cor 7,32-35; Mc 1,21-28

Ascoltate oggi la voce del Signore

Il gioco del Maligno è farci ritenere Gesù un nostro antagonista, uno che s’immischia nelle “nostre cose” per rovinarle, imponendone “altre” che ci sarebbero gravose. Questa è la menzogna su cui si regge il suo regno e che s’insinua di continuo, attraverso tante voci. Io a quali voci do ascolto? Quella di Gesù smaschera gl’inganni; non s’impone con prepotenza, ma domina serena su ogni confusione e ci restituisce alla nostra libertà. La gente lo riconosce: “un insegnamento nuovo, dato con autorità”.




Sab, 30 gennaio 2021

Eb 11,1-2.8-19; Cant Lc 1,68-75; Mc 4,35-41

Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo




Ven, 29 gennaio 2021

Eb 10,32-39; Sal 36; Mc 4,26-34

La salvezza dei giusti viene dal Signore


120° anniversario fondazione dei Missionari della Consolata

Carissimi missionari, amici, familiari, benefattori;
Come da tradizione il 29 gennaio ricordiamo l’anniversario della Fondazione del nostro Istituto (1901-2021). […]

La situazione particolare che stiamo vivendo a livello mondiale (è) un’occasione per prendere in mano la nostra vita, il nostro senso di appartenenza alla comunità e la nostra missione.

Tuttavia, non vi è dubbio che la persona umana sia fatta per la dimensione comunitaria; ogni persona ha bisogno di donare amore e di essere amata, di essere capita, accolta, di curare e di essere curata.

La regola della comunità è l’amore, il bene dell’altro. Il bene degli altri non è mai un male per me; il bene è bene, sempre, per tutti. La dimensione comunitaria è una ricchezza, in ogni circostanza. Le cose fatte insieme sono più belle, più ricche, più varie, più divertenti, più efficaci e coinvolgenti di qualunque altra cosa. La comunità ha bisogno di tutti, tutti sono importanti e in questa importanza riscopriamo la nostra bellezza.

Il nostro Dio è una comunità, una famiglia composta da tre persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo: la Santissima Trinità.

Tuttavia, tutti sappiamo che la vita comunitaria ha un prezzo, non è un fatto del tutto spontaneo. Se vogliamo godere dei benefici della vita in comune dobbiamo essere disposti a far morire una parte di noi, a rinunciare ad alcuni nostri desideri, ad una parte dei nostri progetti; la comunità ha bisogno di pazienza, di silenzi, di passi indietro, di capacità di chiedere scusa, di tanta umiltà. Solo morendo si può risorgere.

A tutti e ad ognuno: Buona festa della Fondazione, coraggio e avanti in Domino!

Padre Stefano Camerlengo, IMC
superiore generale




Gio, 28 gennaio 2021

Eb 10,19-25; Sal 23; Mc 4,21-25

Noi cerchiamo il tuo volto, Signore

L’insegnamento di Gesù è il contrario di una dottrina esoterica: è per tutti luce che viene a illuminare la vita, anche i suoi aspetti più umbratili. Il fango al sole si asciuga, la muffa scompare, appaiono colori prima ignoti. Nelle tende mongole (chiamate “ger”) c’è una sola apertura, dall’alto, ed è a forma di croce… Potessimo vedere tutto nella luce della croce gloriosa di Cristo! Quella sì è la misura giusta per valutare le cose.




Mer, 27 gennaio 2021

Eb 10,11-18; Sal 109; Mc 4,1-20

Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore




Mar, 26 gennaio 2021

2Tm 1,1-8 opp. Tt 1,1-5; Sal 95; Lc 10,1-9

Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore