Dom, 25 luglio 2021 – XVII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

2Re 4,42-44; Sal 144; Ef 4,1-6; Gv 6,1-15

Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente

Iniziamo questa domenica un percorso a tre tappe sul capitolo 6 di Giovanni. È il tema del pane di vita. La gente fa in fretta a tirare conclusioni di comodo: conviene seguire questo maestro, visto che è in grado di risolvere il problema della fame. Ma si tratta di un equivoco e Gesù si sottrae persino ai discepoli, ritirandosi in solitudine. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci rientra nella logica dei segni che Gesù compie per aprirci ad una realtà più grande, da scoprire.

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

Carissimi, prima di andare oltre i mari, dovete imparare a essere religiosi. Non basta la poesia per andare in missione! Di poesia basta quel tanto che può essere utile ad alimentare la volontà, ma prima occorre essere religiosi: religiosi per voi stessi e missionari per gli altri.




Gio, 22 luglio 2021 – s. Maria Maddalena (m)

Ct 3,1-4a opp. 2Cor 5,14-17; Sal 62; Gv 20,1.11-18

Ha sete di te, Signore, l’anima mia

“E tu, per chi cammini?”, disse il guardiano che andava su e giù davanti al cancello del suo padrone al rabbino che gli aveva chiesto cosa stesse facendo. E noi, chi stiamo cercando, con le lacrime agli occhi? Maria Maddalena voleva trovare un cadavere e non le riusciva, perché quell’uomo era risorto. Perché sto piangendo? Verso dove sono rivolti i miei occhi? Sostiamo con la Maddalena alle soglie dei nostri sepolcri e sentiamoci chiamare per nome da chi li ha già aperti.

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

Sarei felice se vi appassionaste a Gesù sacramento tanto da poter penetrare con il vostro sguardo dentro il tabernacolo e vedere Gesù. Ciò non è impossibile, è questione di fede.




Dom, 18 luglio 2021 – XVI DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Ger 23,1-6; Sal 22; Ef 2,13-18; Mc 6,30-34

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla

Le pecore senza il pastore si perdono. In Mongolia persino i bimbi lo sanno. È il lavoro principale nelle steppe: portare le pecore al pascolo e vigilare lungo il giorno, prima di ricondurle la sera vicino alla propria ger (la tenda mongola). Senza il Signore ci perdiamo; quando lo allontaniamo dalla nostra vita ci condannaniamo alla confusione e al pericolo. La sua presenza non è asfissiante e oppressiva, al contrario ci lascia liberi, vegliando. Noi siamo la sua vita e lui è la nostra.

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

Abitualmente Dio non concede la grazia di convertire i cuori di chi non vive unito a Lui con un amore tanto grande da fare miracoli.




Gio, 15 luglio 2021

Es 3,13-20; Sal 104; Mt 11,28-30

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza

Queste parole valgono tutto il Vangelo. Gli antichi s’immaginavano la sapienza come un giogo da portare; solo pochi erano in grado di caricarselo sulle spalle. Il Figlio di Dio, sapienza incarnata, sceglie di attirarci a partire da come siamo realmente, carichi di problemi e di stanchezze. Il limite, persino la sofferenza, diventano possibilità d’incontro con il Signore; non perché in sé siano auspicabili, anzi! Ma perché lui per primo ha scelto questa strada, così che nessuno senta Dio lontano.

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

La virtù dell’umiltà è assolutamente necessaria, senza di lei non faremo nessun bene, anzi faremo molto male.




Dom, 11 luglio 2021 – XV DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Am 7,12-15; Sal 84; Ef 1,3-14; Mc 6,7-13

Mostraci, Signore, la tua misericordia

“Prese a mandarli”. Gli esperti direbbero che si tratta di un verbo incoativo, cioè che indica l’inizio di un’azione. In questo brano contempliamo il primo atto di un movimento che non ha fine. Venendo per primo vale come punto di riferimento, come modello, non ci può essere missione diversa da questa: ogni invio dovrà essere così, povero, centrato sull’essenziale, decisivo. La missione è una cosa seria, non accetta riduzioni o semplificazioni; è un mistero di amore, da contemplare e da vivere.

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

Dobbiamo impegnarci affinché si faccia il bene, Non importa se sono altri i protagonisti. Il bene che si fa non è mai troppo. Dobbiamo godere di tutto il bene e soffrire per il male che c’è nel mondo.




Gio, 8 luglio 2021

Gen 44,18-21.23b-29; 45,1-5; Sal 104; Mt 10,7-15

Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie

Gesù invia con un programma ben al di là delle nostre capacità: guarire, risucitare, purificare, esorcizzare. Chi può farcela? È proprio qui il bello: dev’essere lui con noi, altrimenti sarebbe presunzione. Nessuno con un minimo di auto-consapevolezza può attribuirsi queste prerogative. È la divina sproporzione della missione, che esige povertà e distacco totali. Noi purtroppo scegliamo spesso come mezzi quello che Gesù nel deserto ha scartato come tentazione: potere, ricchezza, prestigio…

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

Senza raccoglimento interiore non possiamo fare nulla di buono. La dissipazione è come il vento: porta via tutto con sé, distrugge tutta la nostra giornata




Dom, 4 luglio 2021 – XIV DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Ez 2,2-5; Sal 122; 2Cor 12,7-10; Mc 6,1-6

I nostri occhi sono rivolti al Signore

Troppo bello per essere vero! Spesso ragioniamo così, cioè come i compaesani di Gesù, che non si davano ragione del fatto che fosse proprio lui il Figlio di Dio. È il rischio dell’abitudine, quando ascoltiamo la Parola di Dio dicendo tra noi: “Tanto so già come va a finire”. Il contatto con la prima generazione cristiana in un Paese che si è sempre identificato con altri insegnamenti religiosi è di grande aiuto a non prendere nulla per scontato. La missione è un invito a riscoprire lo stupore.

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

A volte crediamo che l’indignazione, la passione e lo zelo smodato siano atteggiamenti giustificabili, mentre non sono altro che mancanza di pazienza e di tolleranza.




Gio, 1 luglio 2021

Gen 22,1-19; Sal 114; Mt 9,1-8

Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi

La guarigione fisica avviene in un secondo momento, non è su quello che Gesù vuole attirare la nostra attenzione. Lui non è venuto a spazzar via tutti i problemi della nostra umanità malata, ingiusta, divisa. Ci rende però capaci di abitarli da dentro, con una speranza nuova. La novità del Cristianesimo non è in una qualche forma d’immunità alle prove della vita, ma nello stupore di scoprire che Dio ha scelto di abitare proprio quelle crepe e di renderle sopportabili. Lui le ha prese su di sé.

Da Punti Luminosi, un pensiero al giorno del Beato Giuseppe Allamano

La Consolata vi otterrà la grazia di sopportare il martirio incruento di osservare i voti e la regola di vita religiosa. Vi sarà di conforto nelle fatiche dell’apostolato, ma soprattutto vi aiuterà a raggiungere le vette della perfezione.




Mar, 29 giugno 2021 – ss. PIETRO e PAOLO (s)

At 3,1-10; Sal 18; Gal 1,11-20; Gv 21,15-19

Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio

La cattedrale cattolica di Ulaanbaatar (capitale della Mongolia) è dedicata ai santi Pietro e Paolo. Il compianto vescovo Wenceslao Padilla aveva voluto scegliere i grandi apostoli come ispiratori della missione in questo Paese. Forse perché aveva sperimentato anche lui quanto sia cruciale giungere ad essere disarmati dall’amore. Proprio come Pietro quel giorno, sulla riva del lago, che si è sentito trafiggere dalle domande e dallo sguardo del Risorto, scegliendo di arrendersi al suo amore.




Dom, 27 giugno 2021 – XIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato

Che Maestro speciale è Gesù! Compie due miracoli quasi allo stesso tempo e del primo la gente quasi non si accorge, nel secondo è lui a dissuadere dal diffonderne la notizia. Entrambi i segni sono accomunati da un elemento: la fede. La donna che tocca il mantello di Gesù in mezzo a una folla anonima si sente dire che è stata guarita proprio dalla quella fede tenace e determinata. Al capo della sinagoga è Gesù a chiedere: “soltanto abbi fede!”. Il vero miracolo è il cuore credente.