La rivista di aprile è disponibile online. Buona lettura.
Editoriale
Una Pasqua oscurata?
di Gigi Anataloni
Probabilmente quando leggerete queste righe il dramma di Cutro sarà sparito da un po’ dalle prime pagine, magari sarà ridotto a mero strumento per colpi bassi tra i partiti di governo e le opposizioni. Purtroppo, tragedie come questa finiscono troppo in fretta nel tritacarne dell’assuefazione, e vengono sostituite dal gossip e dalle vanità di turno. […]
Se davvero vivo la Pasqua, se davvero ascolto la Parola, non rimango seduto sul divano a guardare uno schermo nell’attesa di un miracolo, ma divento soggetto attivo di fraternità, costruttore di pace, operatore di giustizia. Giorno per giorno, passo dopo passo.
Allora sì, anche in mezzo alla violenza degli uomini e all’incontrollabile potenza degli avvenimenti naturali, terremo viva la luce della speranza, non lasceremo spegnere la nostra piccola candela accesa al fuoco di Cristo, e avremo la forza di lottare tenacemente per un mondo dove tutti gli uomini possano danzare insieme la gioia della vera pace.
Dossier
Italia: beni confiscati alle mafie.
La rivincita della legalità
Di Daniele Biella
La libera masseria di Cisliano (Milano). In Villa contro le mafie
La villa di un boss della ’ndràngheta, nei pressi di Milano, diventa un bene comune. Grazie a soggetti impegnati per la legalità, oggi accoglie persone con disagio abitativo, ragazzi da formare, giovani profughi.
Articoli
Pacifico: Le isole da sogno sono zone d’influenza
Territorio di caccia
Di Lorenzo Lamperti
Il Pacifico meridionale, con i suoi molteplici stati insulari, non solo è un paradiso terrestre che sta per scomparire a causa della crisi climatica, ma è sempre più teatro di contesa tra le superpotenze mondiali. Cina e Stati Uniti (con i suoi alleati) si sfidano con accordi economici e di sicurezza nell’area.
Reportage dal Rojava, la Siria curda / 2
Terroristi passati e futuri
di Angelo Calianno
Siamo entrati in una prigione del Rojava per incontrare un ex terrorista dell’Isis. L’organizzazione islamista è in ritirata, ma non è morta. Se lo stato curdo dovesse cadere, potrebbe tornare a farsi minacciosa.
Panama: Storia di un incontro particolare
Zarco riposa sulla Luna
di Diego Battistessa
Manuel Antonio Zarco era un «cacique» degli Emberá, uno dei sette popoli indigeni di Panama. Negli anni Sessanta la sua strada s’incrociò con quella degli astronauti della Nasa che si preparavano a sbarcare sulla Luna. Zarco è scomparso nel 2010, ma la sua storia – incredibile e poco conosciuta – è sopravvissuta.
Nicaragua: La deriva autoritaria di Managua
La triste fine del sogno sandinista
di Paolo Moiola
Nel paese centroamericano, gli abusi della coppia presidenziale Daniel Ortega-Rosario Murillo non conoscono fine. Gli oppositori sono in carcere o in esilio, mentre la Chiesa cattolica è sotto assedio.
Italia, Missione Reu 08.
Apre il Cam: «Culture e missione»
di Marco Bello
A Torino la missione si fa comunicazione. I Missionari della Consolata inaugurano un polo culturale missionario che vuole essere un ponte tra le loro attività nei quattro continenti e la città, ma non solo. Un punto di incontro tra culture, religioni e territorio.
Congo Rd: La visita di papa Francesco in Africa
Chi ha orecchie per intendere
di Fabrizio Floris
Nel gennaio scorso il papa si è recato nel paese martoriato da una guerra lunga e dimenticata. Ha denunciato sfruttamento e indifferenza. Il racconto di un testimone.
Sardegna: Reportage dalla festa di sant’Antonio abate
Maschere e campanacci
di Valentina Tamborra
In Barbagia, Sardegna, antichi riti rivelano il legame tra sacro e profano, e svelano i retroscena della cristianizzazione dell’isola.
Missionari laici dalla Corea al Tanzania
Dove l’amore vince le paure
di Rosa Kang
Thomas Song e Rosa Kang, una coppia con due figli, nuore e nipoti, sono missionari laici della Consolata. Da giugno 2018 a gennaio 2022 sono stati in Tanzania, nella «Faraja house» a Mgongo, vicino a Iringa. In queste pagine condividono il loro cammino.
Rubriche
Noi e Voi, dialogo lettori e missionari
- Un libro a ricordo di padre Giuseppe Alessandria e della sua espereinza in Mozambico, rapito dai guerriglieri.
- Mina ci scrive di Nomadelfia in Tanzania.
- I complimenti di Bruno alla rivista.
- Una lettera del 1931 da Kaheti, Kenya, che parla ancora oggi.
- Il nuovo libro di padre Gian Paolo Lamberto su Maria Maddalena.
- Flash di tensioni tribali e fame da Baragoi, Kenya.
Camminatori di speranza /3
Tamar, una palma nel deserto
di Angelo Fracchia
Il Vangelo di Matteo si apre offrendo la genealogia di Gesù a partire da Abramo (Mt 1,1-16). Anche Luca ce ne dona una, che però è diversa (Lc 3,23-28) e parte da Adamo: questo significa che probabilmente nessuno dei due, quando scrive, ha certezza sui dati oggettivi e, in ogni caso, che la decisione di inserire certi nomi piuttosto che altri segue gli obiettivi che ciascuno dei due ha.
A questo punto ci incuriosisce ancora di più il fatto che Matteo decida di inserire nell’elenco maschile della genealogia ben quattro donne prima di Maria. La curiosità cresce quando ci rendiamo conto che tutte e quattro sono, in qualche modo, irregolari e offrono motivo di imbarazzo e scandalo. La prima di loro, forse, è quella più sconosciuta per noi, Tamar.
E la chiamano economia
Otto miliardi
di Francesco Gesualdi
Questa è la soglia superata dalla popolazione mondiale lo scorso novembre. Un dato che va interpretato visto che nei paesi occidentali il numero si sta contraendo, mentre in quelli africani sta aumentando. Con importanti ricadute a tutti i livelli.
Cooperando
Malaria: meglio, ma non basta
di Chiara Giovetti
Il 25 aprile è la giornata mondiale della malaria, malattia che, nei primi due mesi del 2023, ha già provocato la morte di circa 65mila persone. La pandemia da Covid-19 ha peggiorato le cose ma, anche dopo il ritorno dei servizi sanitari alla normalità, il mondo rischia di mancare l’obiettivo che si era dato per il 2030: ridurre i casi di malaria dagli attuali 60 a 6 ogni mille persone a rischio.
Allamano
Tre parole magiche
di Pietro Trabucco
Uno degli studiosi più attenti della vita del beato Giuseppe Allamano, del suo tempo e ambiente, è stato senza dubbio padre Igino Tubaldo. A cent’anni dalla sua nascita, lo ricordiamo con gratitudine, soprattutto per la voluminosa biografia in quattro tomi e altri innumerevoli scritti che ci ha lasciato.
Cosciente di quanto sia prezioso l’epistolario per una persona, poiché in esso ognuno esprime al meglio i sentimenti più intimi, padre Tubaldo ha voluto scandagliare con molta attenzione le 1.256 lettere scritte dall’Allamano. Al termine del suo lavoro ci ha svelato che tre brevi parole sono quelle che meglio hanno espresso il cuore del nostro padre verso i suoi figli missionari e missionarie.
Librarsi film
Nonviolenza da Oscar
«Coda. I segni sul cuore» e «The Guilty», Il colpevole
di Giorgio Bertuzzi e Dario Cambiano
Una ragazza, figlia di genitori sordi, scopre di avere un talento nel canto. Un poliziotto danese si lascia coinvolgere in un caso che non dovrebbe seguire. Due film diversi tra loro, ma accomunati dall’ascolto attivo dei protagonisti che affrontano i conflitti cambiando se stessi e le relazioni attorno a loro.