Avverrà: ci sarà un tempo nel quale i bambini profeteranno, i giovani avranno visioni, gli anziani faranno sogni.
Allora la promessa realizzata sarà visibile, comunicabile, esperibile. E l’eternità sarà la durata dell’amore, e l’amore sarà origine e orizzonte della vita.
Sarà un tempo nel quale non mancheranno i segni del sangue e del fuoco, e nuvole di fumo saliranno al cielo come grida dal fondo di un pozzo, o di un rifugio antiaereo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue (cfr. At 2,17-21; Gl 3,1-5).
Nuove stragi d’innocenti si aggiungeranno a quelle passate. La speranza vacillerà, assieme alla fiducia nell’amore.
E avverrà: in quegli ultimi giorni, che saranno gli ultimi disperati, lo Spirito condurrà nel cuore di ciascuno la certezza della vita amata che non muore, dell’esistenza custodita e ricapitolata in Dio, salvata, guarita, unificata in quel piccolo adagiato in una mangiatoia, in quell’uomo che cammina nella polvere del mondo portando nei piedi i segni di un chiodo.
Avverrà, ed è già avvenuto. Saranno giorni, ed è già oggi, nei quali la morte non sarà meno dolorosa, ma non sarà l’ultima parola, la tenebra non sarà meno fitta, ma non sarà definitiva, e tutti i figli di Dio narreranno ai loro fratelli la gioia.
In attesa operosa della luce,
buon Avvento e buon Natale da amico.
Luca Lorusso