1Sam 1,24-28; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 1,46-55
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore
Creiamo in noi l’abitudine al raccoglimento, perché Dio possa essere presente in tutte le nostre azioni e perché tutto ciò che facciamo sia alla sua presenza e solo per lui.
Ct 2,8-14 opp. Sof 3,14-17; Sal 32; Lc 1,39-45
Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo
Ciò che possiamo fare oggi, non lasciamolo per domani: il nostro slogan sia: “Fare e non aspettare”. Normalmente, si può fare sempre un po’ di più di quanto si sta facendo.
Is 7,10-14; Sal 23; Lc 1,26-38
Ecco, viene il Signore, re della gloria
Abituiamoci al raccoglimento affinché Dio sia in tutto ciò che facciamo. Facciamo tutto alla sua presenza e unicamente per la sua gloria.
Mi 5,1-4a; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45
Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi
La tradizione greca definisce il mistero della Visitazione con il termine “aspasmos”, cioè saluto, ma anche effusione di affetto. Tanto è vero che lo schema iconografico si esprime con l’abbraccio tra Maria e Elisabetta. Il mistero annunciato e accolto da Maria si trasmette quasi per osmosi alla parente Elisabetta e al bimbo che lei porta in grembo. Lo Spirito è il protagonista: lui che ha riempito Maria ricolma di sé anche Elisabetta, innescando la gioia messianica. È la missione.
Volete sapere se una comunità è piena di fervore? Osservate come si presenta la cappella. Se vedete sull’altare candele storte e tovaglie disordinate vuol dire che in questa comunità non c’è spirito religioso.
Ger 23,5-8; Sal 71; Mt 1,18-24
Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace
Qualsiasi lavoro, fatto per vanità, non dà frutto perché Dio non lo benedice.
Gen 49,2.8-10; Sal 71; Mt 1,1-17
Venga il tuo Regno di giustizia e di pace
Alle volte, durante la preghiera, il nostro cuore si commuove e pensiamo che questo sia dovuto a una grande nostro amore a Dio. Ma potremmo sbagliarci. Santa Teresa d’Avila, la grande mistica, afferma che l’amore ci fa soffrire e lavorare senza riposo, fino a consumarci per una buona causa. Potremmo sentire freddezza e gelo nel cuore e, nonostante ciò, amore molto Dio.
Is 54,1-10; Sal 29; Lc 7,24-30
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato
Rendere vano per sé il disegno di Dio è l’esito più fallimentare che si possa immaginare per una persona. Dio misericordioso ha un progetto d’amore per ciascuno di noi, eppure possiamo anche rifiutarlo, ritenendoci sufficienti a noi stessi o reputando quel progetto non confacente ai nostri gusti. È il segno più evidente di quanto sia reale la nostra libertà e di quanto Dio stesso la rispetti. In questi giorni di Avvento chiediamo il dono della sapienza e della vera umiltà che sempre l’accompagna.
L’autodisciplina è una grande virtù: ci aiuta a controllare le nostre emozioni, a mantenere la calma e a abbandonarci nelle mani di Dio in ogni contrarietà.
Is 45,6b-8.18.21b-25; Sal 84; Lc 7,19-23
Stillate cieli dall’alto e le nubi facciano piovere il giusto
Lo Spirito Santo è fuoco, è fiamma ardente. Tutti noi dobbiamo vivere infiammati di questo amore. Chiediamo a Dio che questo fuoco divino ci avvolga e ci riscaldi. Occorre amare, amare, perché lo Spirito Santo è amore.
Sof 3,1-2.9-13; Sal 33; Mt 21,28-32
Il povero grida e il Signore lo ascolta
L’Eucaristia fa nascere le virtù apostoliche, accende nei nostri cuori il fuoco che Gesù venne a portare in terra e che, per mezzo nostro, vuole accendere nei cuori di coloro che ancora non lo conoscono.
Nm 24,2-7.15-17b; Sal 24; Mt 21,23-27
Fammi conoscere, Signore, le tue vie
Impariamo a soffrire un po’ di malessere senza lamentarci eccessivamente e senza pretendere che tutti ci compatiscano fin dal primo momento.