Troppo bello per essere vero.
Che i desideri più profondi dell’umanità siano appagati gratis. Che la promessa di vita piena, ricevuta sin dall’inizio della storia, sia realizzata per dono. Che le attese più alte siano soddisfatte per il semplice motivo che siamo amati.
È troppo difficile da credere.
Che la morte muoia e la vita viva per sempre. Che l’autore della vita prenda la nostra carne. Che la carne sia dimora permanente di Dio. Che la storia sia tutta storia sacra, anche quella violenta, anche quella bassa, anche quella che si considera «senza Dio».
Che tutto questo sia desiderio del Creatore, e che niente venga chiesto in cambio, solo un sì, pare impossibile.
Come può la salvezza essere qui? Abitare tra noi, alla portata di tutti, nella nostra sfortunata condizione? Noi, infatti, vediamo ogni giorno, attorno a noi e in noi, l’oppressione che schiaccia, le tenebre che atterriscono, l’inganno che disorienta, i debiti che corrodono la vita, la morte che nega l’umanità.
Quando hai letto dal rotolo la promessa di Dio e hai detto che oggi è realizzata (cfr Lc 4,16-21), per un momento ti ho creduto. Solo per un momento. Poi mi sono sentito preso in giro e, assieme agli altri, ti ho cacciato via. La nostra vita è troppo piccola per contenere Dio, la nostra miseria è troppo grande per essere amata, la nostra quotidianità è troppo impastata con la terra per essere elevata in cielo.
Eppure quel fuoco, divampato per un attimo, ha lasciato del calore che dura a estinguersi. Se provo ad accudirlo, aumenta. E mi pare di vedere meglio, che la mia prigione non sia chiusa a chiave, che l’oppressione sia alleviata, che il conto dei debiti risulti azzerato.
Lo Spirito è anche su di me. Per questo mi consacra e mi manda ad alimentare quello stesso calore nel cuore di altri. Perché è anche su di me.
Buon cammino di Avvento, buon Natale e buon anno nuovo da vivere come profeti della vita salvata in Cristo,
da amico
Luca Lorusso