Gen 22,1-2.9a.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10
Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi
Uno squarcio di paradiso nel cammino della quaresima. È la “luce taborica” cantata dai padri antichi, tra cui Efrem il Siro, le cui opere costituivano parte essenziale del patrimonio spirituale di quel cristianesimo nestoriano che si diffuse in Oriente, Mongolia compresa. Non è negazione della croce, ma luce che riesce a illuminarla. “Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura”, recita il primo libro dei Re (1Re 8,12). Anche noi, come Pietro, Giacomo e Giovanni, capiremo solo a Pasqua.
Da Punti luminosi
un pensiero al giorno del beato Giuseppe Allamano
La preghiera da sola può bastare a un eremita che vive da solo nel deserto, ma per formare un buon missionario (e cristiano nel mondo) ci vogliono preghiera e scienza.