Riconoscere i conflitti per gestirli in modo nonviolento
Suggerimenti di lettura per gestire i conflitti, da Luca Lorusso |
I conflitto esistono. È in te, con il tuo partner, figli, genitori, fratelli, con i tuoi colleghi o vicini di casa, con il capo (o il dipendente), con i Rom (o i gagè, ovvero non Rom), con i migranti (o gli italiani). I conflitti esistono tra classi sociali, tra regioni, tra paesi, tra blocchi di alleanze internazionali, tra mercati e singoli risparmiatori, tra economia e diritti. E la violenza non è l’unico modo per affrontarli.
Puoi decidere di far finta che il conflitto non esista o girarci attorno (e ne subirai le conseguenze), puoi metterti in competizione (e rischierai di perdere, o di vincere, che è anch’esso un rischio), puoi adeguarti passivamente alla volontà dell’altra parte (annullando i tuoi bisogni e la tua dignità), puoi cercare il compromesso (senza generare nulla di nuovo ma dimezzando i bisogni di entrambe le parti), oppure puoi collaborare (trovando una risoluzione creativa che apre a prospettive nuove e positive per entrambe le parti).
Per prepararci al nuovo anno sociale che ci aspetta, e che certamente non sarà privo di conflitti a tutti i livelli, quale modo migliore di dedicare qualche lettura estiva al tema della nonviolenza?
Ecco alcuni suggerimenti che spaziano dai fondamenti teorici della nonviolenza a spunti pratici di comunicazione nonviolenta nella quotidianità.
La sfida sarebbe quella di leggerli tutti entro il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza.
Buona lettura.
Luca Lorusso
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