Elezioni in Kenya, giorno dopo giorno dal 27 luglio al 12 agosto 2017
Aggiornamento del: 13 Agosto 2017 alle ore 9.00
Seggi elettorali che hanno inviato i risultati: 40.762 su 40.883
Partecipazione: 79.26 % (86% nel 2013)
Elettori registrati: 19.611.423
Voti validi: 15.142.783
Voti controversi: 5.191
Voti rifiutati: 401.1981
Fonte: https://public.rts.iebc.or.ke/results/results.html
Stato dei voti per il posto di presidente:
Uhuru Kenyatta JP 8.208.373 voti (54.21%)
Raila Odinga ODM 6.799.850 voti (44.9%)
Per che cosa si è votato
Ogni elettore doveva dare sei voti diversi:
- – a livello nazionale: presidente, membro del parlamento (Assemblea Nazionale), senatore, rappresentante delle donne;
- – a livello di contea (47 contee): governatore e membri dell’assemblea di contea
CRONOLOGIA
27 luglio 2017, assassinio di Christopher Msando presidente della Independent Electoral and Boundaries Commission (IEBC).
In preparazione alle elezioni c’è un diffuso timore che si ripetano le violenze del 2007 che causarono circa 1.100 morti e 600mila rifugiati interni. In tutte le chiese si intensifica la preghiera e gli inviti alla calma e alla partecipazione responsabile.
8 agosto 2017
Votazioni (dalle 7 alle 17, e in molti posti anche oltre viste le lunghe code). La polizia e dispiegata in forze (circa 180mila uomini) per prevenire disordini. Partecipazione altissima senza particolari tensioni.
9 agosto 2017
escono i primi risultati parziali che proiettano la vittoria di Huhuru Kenyatta, il presidente uscente, del partito Jubilee del Kenya ;
Raila Odinga (che corre per la quarta volta al posto di presidente), del Nasa – National Super Alliance – accusa di imbroglio dicendo che il sistema computerizzato dei voti controllato dalla ICBC è stato manomesso e hakerato.
Scoppiano tafferugli a Mathare (uno slum di Nairobi noto come roccaforte del partito di Odinga) e Kisumu. Ci sono almeno cinque morti.
10 agosto 2017
l’Iebc (Independent Electoral and Boundaries Commission) invita alla calma e ad attendere i risultati finali rifiutando l’accusa che i dati siano stati manipolati e hakerati usando il password del suo defunto presidente assassinato.
Anche altre voci autorevoli invitano alla calma e ad attendere i risultati.
In giornata il capo della Pubblica Amministrazione invita tutti i dipendenti della stessa a ritornare al lavoro.
Nel pomeriggio l’on. Odinga e i suoi, in una conferenza stampa, insistono che i risultati riguardanti il presidente sono stati manipolati e che la vittoria sarebbero ampiamente in favore di Odinga.
Interviene la Law Society of Kenya (Lsk) che in una dichiarazione afferma che le elezioni sono andate bene, che occorre attendere i risultati finali e che se qualcuno ha di che lamentarsi vada in corte.
Gli osservatori internazionali (l’Elections Observation Group – Elog – composto da membri della Comunità Europea, Unione Africana, Commonwealth, East African Community e il Carter Centre, con 8.300 osservatori sul campo) elogiano lo svolgimento delle elezioni e non trovano irregolarità di rilievo nel processo elettorale e nel rilascio dei risultati.
11 agosto 2017
L’onorevole Raila Odinga del Nasa accusa gli osservatori internazionali di aver avvallato un processo elettorale che per lui è bacato e manipolato.
Continuano ad essere resi pubblici i risultati, man mano che i voti vengono certificati, circa i governatori, la rappresentante della donne e i vari parlamentari e senator e i membri delle assemblee di Contea.
Alle 9.00 ca., l’Iebc informa che mancano ancora pochi risultati per poter dare l’annuncio ufficiale sul presidente.
Alle 15 ca. (ora italiana) il partito di Odinga nega di aver dichiarato Odinga come vincitore e invita la Iebc a dare l’annuncio ufficiale solo quando tutti i documenti relativi sono arrivati e verificati.
Allo stesso tempo la Iebc comunica che mancano solo i documenti di due circoscrizioni elettorali e invita di nuovo alla pazienza.
In serata la Iebc annuncia la rielezione del Presidente Huhuru Kenyatta con William Ruto come suo vice presidente.
Alle ore 23.00 (ora italiana) in un messaggio televisivo il presidente rieletto si rivolge all’opposizione ricordando che “siamo tutti cittadini della stessa repubblica” e ha invitato alla pace.
Ma l’opposizione continua a contestare i risultati e denunciando brogli, scoppiano disordini negli slum di Mathare e Kibera e a Kisumu.
12 agosto 2017
I vescovi cattolici, (Kenya Conference of Catholic Bishops – KCCB)
pubblicano un comunicato stampa in cui
- Lodano il popolo del Kenya per il modo calmo e sobrio in cui ha partecipato alle elezioni.
- Fanno le congratulazioni al presidente eletto Huhuru Kenyatta e agli altri candidati alla presidenza, riconoscendo la loro condotta sobria (conducting themselves with sobriety) durante la campagna elettorale.
- Congratulano la Iebc per il modo con cui ha gestito un processo elettorale oggettivamente difficile.
- Poi, però, sottolineano i seguenti punti:
- un appello al presidente eletto e al suo governo a muoversi velocemente per guarire e unire la nazione divisa dopo un periodo elettorale emotivo: i vescovi si augurano che nessuna comunità venga emarginata o esclusa per il modo con cui ha sostenuto e scelto i candidati;
- un invito urgente a tutti i politici a usare un linguaggio che promuova unità, pace e riconciliazione;
- invitano le forze di sicurezza a non usare forza eccessiva nel controllo delle folle e a rispettare la santità della vita; i vescovi sono particolarmente dispiaciuti per le notizie di morti e distruzioni di proprietà;
- i vescovi prendono atto che anche dopo l’annuncio ufficiale dei risultati ci sono molte lamentele circa la correttezza di tutto il processo elettorale, per questo implorano e urgono (implore and urge) le parti interessate a usare i mezzi legali offerti dalla Costituzione per risolvere i problemi.
- Concludendo assicurano i Keniani della loro vicinanza, sostegno e preghiera, invitano a mantenere pace e tolleranza sempre (maintain peace and tolerance at all times) e a ritornare alla vita normale lasciando alle Istituzioni incaricate il compito di risolvere le questioni legate alle elezioni.
Violenze morti, rapporti contraddittori.
In serata Nasa, la coalizione dell’opposizione, accusa le forze di sicurezza di brutalità e violenza annunciando che ci sono già altre 100 morti, molti dei quali uccisi da pallottole sparate a bruciapelo dalla polizia. La notizia è riportata con rilievo anche dai giornali italiani.
Ma la Kenya National Commission on Human Rights (KNCHR) dichiara che ha l’evidenza documentata di 24 morti (di cui 17 a Nairobi, tra cui la bambina di 10 anni) in relazione ai disordini connessi con le elezioni dell’8 agosto.