Premessa
Makambako (Tanzania), 2 giugno 2011.
Ho appena terminato il presente dossier, mentre in Italia si celebrano i 150 anni della sua unità. Chissà se, accanto a Cavour e compagni, ci sarà pure un pensierino per… Alcide De Gasperi e Giorgio La Pira. Politici cattolici, che seppero guardare e andare «lontano».
Anche il Tanzania festeggia quest’anno un anniversario significativo: il 50° dell’indipendenza.
E fra gli artefici del nuovo stato svetta Julius K. Nyerere, «il maestro signore».
Incontrai Nyerere nel settembre del 1975 a Dar es Salaam. Entrambi eravamo in auto, affiancati e fermi ad un semaforo della strada che costeggia l’Oceano Indiano. Riconosciutolo, dal finestrino gli sorrisi con circospezione. E lui:
– Sei un padre?
– Sono un missionario della Consolata.
Il semaforo divenne verde e l’auto presidenziale sgommò. Ma si fermò 100 metri più avanti. Nyerere era in piedi sul bordo della strada con la mano alzata. Accostai. Conversammo per 15 minuti. Tra l’altro disse: «Vedi, padre: se, andando alle Poste per comprare francobolli, ti si dice ‘aspetta, bwana, perché l’addetto al servizio è uscito un istante’; se il giorno dopo la scena si ripete e magari si replica una terza volta, sappi che il Tanzania non andrà lontano!».
Nyerere voleva che il Tanzania andasse lontano nello sviluppo, nella giustizia e nella frateità.
Come De Gasperi, La Pira e altri per l’Italia.
Nyerere è pure candidato alla santità, come De Gasperi, La Pira ed altri.
Se sono rose…
Francesco Beardi