Caro Amico – 02/2014

All’inizio
di questo mese di giugno celebriamo la Pentecoste: il rombo infuocato dello
Spirito Santo che forza la porta sprangata del cenacolo.

I discepoli di Cristo sentono
disarticolarsi la museruola che serra i loro cuori. Il sudario che imbriglia le
loro lingue nell’unico idioma da loro sempre parlato si straccia.

E il flusso della Parola è
liberato dalle loro bocche e dai loro gesti per riversarsi sui popoli (Atti
2,1-11).

L’estate che si apre di fronte a
noi è un campo vasto nel quale giocare le carte affidateci dallo Spirito: in un
paese lontano, in un campo di formazione e lavoro in Italia, in un
pellegrinaggio, o in spiaggia, in montagna, nel riposo, al quale anche
siamo chiamati per gustare la bellezza del dono delle cose.

Per chi affronta le proprie
ferite con la cura della mamma Consolata, una delle carte da giocare è
certamente la consolazione, stile inconfondibile del missionario che va agli
afflitti, agli affaticati e oppressi.

Consolati, consoliamo.
Da amico
buona Pentecoste,
buona festa della Consolata,
buona estate e buona missione.
Luca Lorusso

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