Padre angelo
mazzaschi…
vive
Nella comunità di Besozzola (frazione di Pellegrino Parmense) è vivo più che mai il ricordo di padre Angelo Mazzaschi, missionario della Consolata, per 23 anni in Colombia (1961-1983) e parroco nel paese natio negli ultimi mesi di vita, deceduto il 12 dicembre 1984, a 50 anni di età.
Il ricordo annuale della sua scomparsa ha avuto una speciale solennità il 4 dicembre 2011: la popolazione di Besozzola ha voluto celebrare il 50° anniversario di ordinazione, prima messa e partenza per la missione in Colombia del loro compaesano. E lo hanno fatto dedicandogli l’altare della chiesa parrocchiale, dove padre Angelo fu battezzato, ricevette i sacramenti, fu educato nella fede, celebrò la sua prima e ultima messa e dove ricevette l’ultimo saluto.
Alla celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Fidenza mons. Carlo Mazza, insieme al parroco Angelo Melfi e padre Ezio Roattino missionnario della Consolata, è stata rievocata la figura di padre Angelo. «Uomo di poche parole, ma disponibile e forte nella fede – ha ricordato il parroco -. Missionario di azione, totalmente dedicato al bene spirituale e sociale della gente».
Il vescovo mons. Mazza, nella sua omelia, si è complimentato con la comunità parrocchiale perché continua a tener viva la memoria del loro missionario. Anche lui ha poi sottolineato la capacità di padre Angelo di darsi agli altri senza aspettarsi nulla, cercando solo il bene della gente colombiana, testimoniando l’amore di Cristo con il riscatto sociale delle comunità a lui affidate, con attività di promozione umana e difesa della giustizia, seguendo la dottrina e gli insegnamenti della Chiesa.
Parlando dello spirito di avventura della missione, il vescovo ha pure sottolineato che la fede dà senso alla vita e che la vocazione al sacerdozio e alla missione nasce e cresce se è custodita dalla famiglia e accompagnata e apprezzata dalla comunità parrocchiale, come è avvenuto per padre Angelo.
Anche padre Roattino ha ribadito la dimensione missionaria della famiglia e della parrocchia; ha raccontato e rievocato l’operosa testimonianza di fede di padre Angelo la cui memoria è ancora viva anche nei luoghi in cui il missionario ha lavorato, soprattutto a Florencia e San Vicente del Caguan.
In occasione di questa significativa ricorrenza, è stata curata una raccolta di documentazione (reperita nel tempo, pur se parziale per la difficoltà del ritrovamento) relativa alla vita di padre Angelo. Da tale documentazione, insieme alle testimonianza dei suoi superiori, confratelli e persone in Italia e Colombia che l’hanno conosciuto, egli emerge come uomo dell’amicizia, mite e disponibile, di poche parole ma di molte opere, dotato di grande spirito di sacrificio e tanto amore per i poveri, di coraggio nell’assumere posizioni ferme a difesa della pace e del bene sociale, di serietà e competenza nell’educazione e formazione dei giovani, molti dei quali diventati poi sacerdoti.
Sul ricordino della sua prima messa, celebrata a Besozzola il 2 aprile 1961, c’era scritto: «E porrò in loro un segno e li manderò alle genti d’oltre mare… e annunceranno la mia gloria alle genti» (Is 66,19); un impegno di fede che padre Angelo ha testimoniato operosamente con coraggio.
Iole Fiordilisi
Besozzola
(Pellegrino Parmense)