William Butler Yeats
William Butler Yeats nasce il 13 giugno 1865 a Sandymount da John Butler, un pastore protestante, e dalla cattolica Susan Pollexfen, figlia di una ricca famiglia di Sligo.
Nel 1882 comincia a comporre le prime poesie. E due anni dopo inizia a frequentare la Metropolitan School of Art di Dublino, dove incontra George Russell, che lo appassiona all’esoterismo, una materia che accompagnerà il poeta per tutto il resto della sua vita. Dopo un periodo trascorso a Londra, torna a Dublino, dove nel 1892 fonda l’Irish Literary Society.
La vita sentimentale di Yeats ha una svolta il 30 gennaio 1889, quando conosce Maud Gonne, figlia di un ufficiale irlandese e lei stessa votata alla causa indipendentista. Se ne innamora, non ricambiato, e anche il poeta si vota alla causa nazionalista, più per amore per Maud che per convinzione ideologica. Le sue speranze di sposare Maud vengono spente nel 1903, quando l’amata sposa John MacBride. Anche dopo il 1916, anno in cui MacBride viene fucilato, per essere stato uno dei capi della «Rivolta di Pasqua», Maud Gonne rifiuta di concedersi a Yeats.
Nel 1896, l’incontro con la signora Augusta Gregory permette a Yeats di dedicarsi alla letteratura e, nel 1904, di fondare l’Abbey Theatre di Dublino, che diverrà uno dei più importanti teatri d’Europa fino al 17 luglio 1951, quando un incendio mise fine alle rappresentazioni.
Nel 1909 il poeta irlandese incontra Ezra Pound, che 4 anni più tardi diverrà suo segretario. Nel 1917 sposa Gorge Hyde-Lees, da cui avrà una figlia, Anne, e un figlio, William Michael.
Nel 1922, dopo la costituzione del Libero Stato d’Irlanda, Yeats viene invitato a far parte del Senato. L’anno dopo, 1923, gli viene conferito il Premio Nobel della Letteratura. Durante la premiazione, Yeats afferma: «Il mio lavoro è stato sostenuto dall’entusiasmo e dalla gioia di una tradizione ritrovata; e dicendo queste parole sento quanto profondamente dovremmo scavare, per scoprire al di sotto di tutto ciò che è individuabile, moderno e instabile, le fondamenta di una Irlanda la cui esistenza non si potrà realizzare, se non in un’Europa che per il momento resta ancora un sogno».
Ma l’Irlanda di Yeats non è l’Irlanda che vogliono i politici e i rivoluzionari: l’Irlanda di Yeats, quella mitologica, quella del passato, contrastava con l’idea di un paese secolare e proiettato verso il futuro.
Il suo disprezzo verso questi politici è evidente nei suoi versi:
«Poeti irlandesi, apprendete il mestiere,
cantate ogni cosa ben fatta,
disprezzate la razza che ora cresce,
tutta difforme dalla testa ai piedi,
i loro cuori, le loro teste senza memoria…
così che nei giorni a venire si possa
essere ancora gli indomabili irlandesi».
Deluso dalla politica del suo paese, nel 1928 si rifiuta di candidarsi di nuovo per il Senato. Soggioando a Rapallo viene a contatto con l’idea fascista, che per un certo periodo lo affascina pur senza farsene promotore.
Continua, invece a dedicarsi agli studi esoterici e teosofici fino alla sua morte, avvenuta il 28 gennaio 1939 in Francia. Le sue spoglie vennero trasferite a Drumcliff solo nel 1948.
Benedetto Bellesi