Asella: missione compiuta
Il 22 dicembre del 2004 è stata consegnata al clero locale la missione di Asella, fondata 25 anni fa da padre Silvio Sordella. Vi ho lavorato anch’io, dal 1991 al 2003: sono stati gli anni più belli della mia vita.
Nata con una «casa-famiglia» per orfani e disabili, la missione di Asella è diventata presto famosa anche per la sua squadra di calcio Nyala, vincitrice di diversi campionati regionali; in essa è maturato Tesfay Tadesse, diventato giocatore della nazionale etiopica.
In questi 25 anni centinaia di giovani sono stati aiutati a uscire dalla condizione di precarietà. Molti di essi, dopo un lungo cammino di educazione fisica, intellettuale, civile e religiosa, sono riusciti a farsi largo nella società etiopica e nel mondo. Due ex-allievi sono stati campioni di maratona: Kasa Tadesse in Inghilterra e Molla Demmeke in Belgio. Demmeke Syum e Sintayo Mulugeta sono veterinari. Markos Raggasa si è laureato in economia ed è emigrato negli Stati Uniti; Barisso Dekama e Shemelles Alemu hanno trovato lavoro in Canada, Haylu e Bereket Resson in Europa. Mulugheta Woldegabriel è proprietario e direttore di una fabbrica di mobili in Addis Abeba. Fayissa Kusa è autista nell’ambasciata spagnola e suo fratello Yohannes dirige il laboratorio ortopedico dell’ospedale di Asella. Getachew Abera è capo meccanico della Compagnia Vaero, mentre Yohannes Gizachew e Birru Shibiru hanno aperto un’officina in proprio. Salomon Fikade è insegnante di musica e Tezera Dejene artista e insegnante di pittura nella capitale. Musa Husen sta finendo il conservatorio di musica e suo fratello scolpisce le tradizionali icone in legno.
La lista potrebbe continuare. Molti giovani sono insegnanti nelle scuole statali e cattoliche; altri stanno finendo gli studi universitari, i più hanno trovato lavoro in imprese locali o hanno avviato attività in proprio.
Il mio compito ad Asella è stato quello di continuare la formazione integrale degli orfani e disabili, attraverso la scuola di base per i più piccoli e quella di arti e mestieri per i più grandi, come falegnameria, muratura, meccanica, agricoltura. Al tempo stesso ho potuto portare qualcosa di nuovo e molto personale: scuola di musica, pittura, taglio e cucito. Tutte attività che hanno permesso, soprattutto ai disabili, di sviluppare la loro creatività. Assistiti professionalmente e individualmente, si sono perfezionati nell’arte etiopica, producendo quadri, icone, sculture, indumenti sacri e profani molto richiesti nel paese e all’estero. In questo modo anch’essi possono sperare in un futuro autonomo e migliore.
La presenza di fratel Mark Waweru ha portato un’altra divertente novità: il circo, con relativi giochi acrobatici, accompagnati da musica e danza. Il circo è diventato così popolare, da essere chiamato a esibirsi negli stadi, davanti alle autorità, in occasioni di particolari eventi e feste.
Oltre a divertire, il circo aiuta gli orfani e disabili a scoprire le proprie abilità latenti, vincere l’insicurezza e riacquistare alla stima di se stessi.
La collaborazione di fratel Mark mi ha permesso di avviare e cornordinare vari progetti e iniziative a favore della comunità cristiana. Il più importante realizzato è la costruzione del nuovo centro parrocchiale con chiesa, casa canonica, casa per le suore, dispensario, asilo e scuole elementari. Strutture che hanno portato la missione di Asella a maturità, pronta per essere consegnata al clero locale e continuare il suo cammino con le proprie gambe.
Renato Saudelli