RAI: «DI TUTTO, DI PIÙ»?
«Pronto? Pronto? Sono un lettore di Missioni Consolata. Voglio aderire alla vostra campagna “Rai: dateci notizie, non gossip!”. Cosa devo fare? Avete le cartoline già confezionate o possiamo usae altre normali? A che indirizzo dobbiamo spedirle?».
Telefonate del genere ne abbiamo ricevute molte, in seguito alla pubblicazione nel numero di gennaio della nostra rivista dell’editoriale della Federazione della stampa missionaria italiana (Fesmi) dal titolo provocatorio: «TG Rai: dateci notizie non gossip!». Identiche richieste ci sono pervenute via e-mail. Qualcuno ha spedito direttamente alla nostra redazione cartoline e fotocopie dei versamenti per l’abbonamento Rai con la scritta suggerita. Senza contare le adesioni pervenute attraverso il nostro sito www.missioniconsolataonlus.it. A tali richieste abbiamo risposto che avremmo chiarito, in un seguente editoriale, i dettagli della campagna avviata dalla Fesmi.
Prima di tutto ringraziamo i nostri lettori per la loro sollecita adesione a tale campagna, anche se presentata con una mancanza di chiarezza. E di questo ci scusiamo. L’inconveniente è dovuto a un eccesso di zelo da parte nostra. Pensavamo che l’editoriale pervenutoci all’inizio di dicembre fosse definitivo. Nel frattempo, però, sono avvenuti altri fatti: la direzione della Rai ha chiesto un incontro con la direzione della Fesmi e alcuni enti hanno chiesto di partecipare alla campagna. Ciò ha consigliato la direzione della Fesmi di tramandare la pubblicazione dell’editoriale a febbraio, come hanno fatto le altre riviste missionarie, di sospendere la raccolta di cartoline e la spedizione dei riscontri del versamento per l’abbonamento Rai, dato che con la fine di gennaio scadeva la data utile per tale pagamento. Delle decisioni scaturite dall’incontro con la direzione della Rai e dell’adesione di altri enti daremo conto nel prossimo numero della nostra rivista.
I ntanto la mobilitazione continua. Le adesioni inviate dai nostri lettori le conserviamo tutte e le utilizzeremo al momento opportuno. Al tempo stesso chiediamo a tutti di non abbassare la guardia e di continuare a sostenerci nella nostra campagna di sensibilizzazione.
In fondo non chiediamo la luna, ma semplicemente quello che tutti gli utenti della Rai si aspettano da un servizio pubblico: un’informazione corretta, partecipe, rispettosa sul Sud del mondo. Chiediamo maggiore attenzione ai popoli, alle culture extraeuropee, abbandonando un certo provincialismo che caratterizza i nostri Tg, che non di rado indugiano in argomenti di corto respiro e danno più spazio ai pettegolezzi di casa nostra che agli eventi che capitano nel mondo.
Chiediamo solo che l’informazione televisiva, alla quale la maggioranza degli italiani attinge la propria «visione del mondo», dia conto in maniera meno approssimativa e più veritiera della realtà del Sud che, come mondo missionario, ogni mese raccontiamo sulle nostre pagine. Spesso registriamo un abisso tra il Sud che va in video e quello che ci sforziamo di rappresentare. Vorremmo accorciare questa distanza.
La Federazione della stampa missionaria italiana rappresenta oggi 42 testate, con una tiratura complessiva di oltre 400 mila copie, raggiungendo non meno di 600 mila lettori. Siamo la voce di oltre 12 mila missionarie e missionari italiani sparsi nei vari continenti. Negli anni passati, con il sostegno dei nostri lettori, abbiamo promosso campagne contro la fame nel mondo, la mala-cooperazione, la guerra e il commercio delle armi; ci siamo schierati in difesa della pace, dei diritti alla terra dei popoli indigeni e delle aspirazioni umane dei poveri e degli oppressi…
Anche questa campagna ha bisogno del sostegno dei nostri lettori.
Benedetto Bellesi