LETTERE – Padre Attilio Ravasi

Cari missionari,
mi ha molto sorpreso la morte di padre Attilio Ravasi (20 aprile 2005). Avevo instaurato con lui un rapporto di amicizia, scrivendoci abbastanza frequentemente. In un suo scritto datato il 25 marzo, mi diceva che stava bene.
Ricordo ancora quel giugno 1998, quando passò a trovarmi e mi regalò una madonna intagliata in ebano, alla quale sono affezionato. Mi disse che doveva sottoporsi a cure, ma poi mi scriveva che stava bene. Contavo di rivederlo. Mi aveva sottoposto la situazione di Tune, nella diocesi di Marsabit, alla quale ho cercato in qualche modo di partecipare.
Vi invierò un’offerta per tale scopo e per la celebrazione di una messa in suo suffragio.
La sua protezione dal cielo servirà a mantenere la mia amicizia verso i missionari della Consolata.
Cleto Cucchi (SO)

Grazie per la sua amicizia e per unirsi al nostro dolore per la scomparsa del nostro confratello, che ha speso la sua vita nelle missioni del Kenya. Anche noi siamo certi che dal cielo continuerà a benedirci, insieme a tutte le persone che lo hanno conosciuto e stimato.

Cleto Cucchi

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