Al supermercato delle religioni (4) Scientology
CHIESA ALLA MAC DONALD’S
Nata come pratica filosofica che mira alla «felicità eterna», Scientology pretende di essere una religione. Pochi stati la riconoscono tale; molti la ritengono una setta affaristica, dai contorni poco trasparenti.
Appena si parla di scientology, la chiesa americana fondata dallo scrittore di fantascienza Ron Hubbard intorno alla metà del secolo scorso, gli animi si scaldano e le opinioni si polarizzano.
Basta cliccare la parola scientology su internet e si trovano migliaia di pagine che raccontano le peggiori storie di sopraffazione, circonvenzione di incapace, spionaggio, e molto altro. In un mare di durissime critiche e accuse, qualche sito, invece, ne tesse lodi sperticate e ne racconta le magnifiche sorti progressive.
Per esempio, siti in inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano (www.xenu.com-it.net/aiuto.htm) spiegano dettagliatamente e con termini decisamente allarmanti cosa fare, qualora il proprio figlio inizi a fare scientology: come parlargli, cosa dirgli, cosa non fare perché non si disconnetta: la prima cosa, infatti, è il rifiuto del dialogo con chiunque critica scientology, in primis i genitori.
Sempre nella rete, dozzine di siti riportano le querele contro i mezzi di informazione. Scientology ha duramente combattutto contro i suoi critici, querelando giganti come Time o Washington Post. Gran parte delle battaglie legali hanno visto prevalere le opinioni dei giornali, che però hanno dovuto impegnare forti capitali in parcelle agli avvocati.
La combattività di scientology, verso gli organi di stampa è proverbiale. Alcuni analisti sostengono che tale tignosità sia dovuta a una spasmodica ricerca di pubblicità, supportata da capacità finanziarie notevoli. In effetti, una querela al Time, anche se persa in partenza, è un’ottima occasione per farsi conoscere.
Salendo ancora di un gradino, scientology è finita al centro di furiose dispute inteazionali, riguardanti i diritti umani tra i governi degli Stati Uniti, Francia e Germania.
COS’E’ SCIENTOLOGY
Non è facile spiegare cosa sia, anche perché il suo fondatore L. Ron Hubbard, nella sua lunga e tumultuosa vita, ha scritto tutto e il contrario di tutto. «Scientology è una filosofia religiosa nel suo più alto significato e conduce l’uomo alla libertà totale»(1); ma anche «una libertà infinita è una trappola perfetta, la paura di tutto… Fissato su troppe barriere, l’uomo brama la libertà; ma, lanciato nella libertà totale, è senza scopi e miserevole»(2).
La filosofia religiosa di Hubbard è nata nel 1950; inizialmente aveva il nome Dianetics, scienza modea della salute mentale. Nel 1954 venne trasformata in scientology: nuovi aspetti spirituali si innestarono su quelli para-scientifici iniziali. In quell’anno scientology si autodefinì per la prima volta «chiesa».
In sostanza, la filosofia religiosa scientology è un insieme di nozioni pseudo scientifiche, psicologiche e spirituali che vedono all’interno dell’essere umano due entità distinte: la mente analitica e la mente reattiva.
Il refuso alle filosofie orientali diventa chiaro quando scientology sostiene che la mente reattiva, responsabile delle pulsioni umane, è aberrante e deve essere ridotta il più possibile, affinché l’uomo possa finalmente avere solo una mente analitica e raggiungere lo stato «clear» (limpido).
Compito di scientology è portare l’uomo a essere clear, affinché possa iniziare un cammino di perfezionamento che conduca il suo thetan (la sua parte immortale) a recuperare i suoi infiniti poteri, decaduti a causa della mente reattiva.
In poche parole, tutti noi siamo potenziali dèi, con poteri infiniti ma dimenticati, e potremmo recuperarli, applicando letteralmente la teoria scientology.
Come si entra nel giro
Di solito chi si avvicina a scientology viene sottoposto a un test che appurerebbe quanto il thetan sia decaduto e quindi da quale livello iniziare la risalita verso la «libertà totale». Questa classificazione è denominata «quadro della valutazione umana» ed è gratuito.
I detrattori sostengono che il test, composto da 200 domande di tipo personale, tende a evidenziare le frustrazioni della persona, acutizzando i problemi e promettendo una facile soluzione. I clienti vengono «agganciati» per strada, nei supermercati e luoghi molto affollati.
Chi decidesse di iniziare la pratica scientology cerca inizialmente la soluzione per i propri guai; poi, dopo una fideizzazione più forte, proseguirà nel cammino, comprando una serie di costosissimi corsi esoterici, che hanno lo scopo di recuperare l’onnipotenza perduta, cioè il thetan operante.
All’interno del cammino, chiamato anche auditing, lo scientologo (il cliente-fedele) viene sottoposto a un test psico-meccanico: una specie di macchina della verità (elettrometro) che indaga sui lati più oscuri della vita. Esso è infatti caldamente consigliato a confessare tutti i lati peggiori della propria mente reattiva, ovvero le «aree di sofferenza» che rendono la vita insopportabile.
Scientology sostiene che tale pratica, porta grandi benefici a chi vi si sottopone, in quanto crea un quadro d’insieme più preciso, affinché si possano eliminare gli ostacoli psichici che impediscono all’individuo di raggiungere la «libertà totale».
I detrattori, tra cui molti ex scientologisti pentiti, ribattono accusando la chiesa di creare con questa tecnica un archivio personale, contenente le eventuali perversioni o scandali dei clienti-fedeli, da utilizzare qualora questi si ribellino.
La chiesa di scientology assicura agli aderenti di raggiungere il risultato sperato: «Scientology funziona nel 100% dei casi. Nella nostra storia non si è mai verificato un fallimento della tecnologia. Gli unici fallimenti sono stati organizzativi, quando la tecnologia non era nota o non era applicata»(3). Eventuali fallimenti di tale tecnica sono da imputare alla scarsa o cattiva applicazione da parte del cliente-fedele.
Hubbard ha ideato un sistema che prevede soluzioni pratiche semi-immediate per tutti gli aspetti della vita: affari, amore, salute, piccoli e grandi problemi.
gli affari sono affari
La vera novità introdotta dallo scrittore fantascientifico statunitense è la commistione dello spirituale con il tecnologico. Inizialmente scelse di fondare una nuova disciplina che avesse basi molto pratiche, ma poi, vista l’inesauribile domanda di novità spirituali negli Stati Uniti degli anni ’50, ma anche attuale, divenne indispensabile innestare un lato soprannaturale.
La chiesa di scientology sostiene inoltre di non contrapporsi a nessuna altra professione religiosa, anche con quelle che non comprendono la reincarnazione, cosa invece prevista nella chiesa di Hubbard.
Anche in questo caso le interpretazioni sono bivalenti. A fronte di chi vede una innovativa apertura culturale, molti sostengono che scientology abbia scelto la via della plasticità religiosa, ovvero adattare il messaggio alle realtà che si incontrano zona per zona nel mondo. Un po’ come fa McDonald’s che, dopo gli insuccessi del polpettone, ha deciso di adattare il fast food alle cucine locali: in Italia la pizza, in Messico i tacos, in Francia le insalate…
Nonostante il linguaggio ermetico utilizzato dagli scientologi, la formula complessiva è abbastanza semplice. Ma perché scientology non diffonde gratuitamente il suo sapere, ma lo vende a caro prezzo ai suoi clienti? Domanda banale, ma che racchiude tutte le contraddizioni della chiesa di Hubbard.
La risposta potrebbe essere che scientology vende nella solidarietà e commiserazione delle «misemozioni», emozioni negative di cui sbarazzarsi. Ma ciò non spiega perché, dopo ogni catastrofe, i venditori di scientology si accalchino intorno ai disperati, a volte con risultati imbarazzanti, come in Sri Lanka, dove recentemente la Protezione civile ha vibratamente protestato, perché membri italiani della chiesa si attribuivano i meriti degli aiuti provenienti dalle donazioni italiane. Accusa immediatamente smentita dal portavoce italiano di scientology.
Scientology non sceglie la via della gratuità per diffondere il proprio pensiero, ma quella della commercialità spinta e sostiene di avere 8 milioni di fedeli nel mondo. Cifra che i critici ritengono gonfiata. In Italia un rapporto del Ministero degli Intei del 1998 afferma che i seguaci della chiesa di scientology erano circa settemila.
Pochi o tanti che siano, i seguaci della filosofia religiosa inventata da Hubbard sono disposti a investimenti economici consistenti e possono giungere a spendere anche decine di migliaa di euro nei corsi. Scientology afferma che tale ingentissima massa monetaria altro non è che donazioni, ma questo mal si addice alla presenza di un listino prezzi e di formule commerciali che ricordano le promozioni da supermercato.
Non di poco conto è anche la notevole spinta pubblicitaria portata da «eroi» hollywoodiani, aderenti a scientology, tra tutti, John Travolta, Tom Cruise, Nicole Kidman. I tempi degli apostoli stracciati e poveri sono passati. Oggi vanno di moda i belli del cinema.
USA VERSUS FRANCIA E GERMANIA?
Le critiche, anzi, vere e proprie accuse si sprecano. Ma la chiesa di scientology può vantare il riconoscimento del Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni) che la giudica legittima e non vi riscontra particolari rischi o depravazioni; queste, caso mai, sono da imputare a comportamenti distorti di pochi singoli.
Il direttore del Cesnur, Massimo Introvigne, ospite fisso di Bruno Vespa in qualità di esperto di estremismo islamico, è stato un forte difensore di scientology, non trovando nelle sue dottrine particolari pericoli. La sua posizione è in netto contrasto con la francese «Missione interministeriale di lotta contro le sette» (Mils), che ha inquadrato la pratica scientology in una visione opposta rispetto al Cesnur.
La polemica tra Cesnur e Mils si inserisce in un quadro di tensioni politiche tra Usa ed Europa, in particolare Francia e Germania.
Tutto nasce dal fatto che, riconosciuta come movimento religioso, scientology ha avuto il diritto all’esenzione fiscale da parte del fisco statunitense nel 1993. Un suo portavoce sostenne che «gli scientologisti hanno fornito al governo informazioni sufficienti sui salari pagati ai suoi funzionari, per permettere di determinare che gli executives della chiesa non ricevano benefici impropri» (Chronicle of Philantropy, 1993). Una delle accuse storiche mosse a scientology è, infatti, di sfruttare il lavoro dei seguaci in maniera piuttosto brutale.
L’accordo foì a scientology la stessa posizione fiscale di cui beneficiano molte organizzazioni religiose e permise alla chiesa di Hubbard di risparmiare montagne di dollari evitando la tassazione.
I governi di Francia e Germania si trovarono quindi in frontale opposizione con gli Stati Uniti, in quanto consideravano scientology una pratica pericolosa per l’ordinamento democratico, non solo per le accuse di cui sopra, ma anche per pratiche di spionaggio internazionale, portate avanti da alcuni suoi aderenti.
Scientology schierò in campo l’artiglieria mediatica con una potente manovra di lobby sul presidente americano Bill Clinton, affinché facesse pressioni politiche in Europa, per liberare la chiesa da accuse così pesanti.
Iniziarono a volare recriminazioni di persecuzione religiosa e violazione dei diritti umani: in una lettera del 1997, firmata da 34 vip hollywoodiani, il governo tedesco veniva accusato di aver spostato il tiro dagli ebrei agli scientologi, fatto che ebbe eco planetaria. Il governo Usa non poteva sopportare di essere implicitamente accusato di sostenere un’organizzazione che metteva a repentaglio la democrazia.
In sostanza, per Germania e Francia scientology non è una religione, ma una setta; anzi, un’impresa che agisce a scopo di lucro e spesso in modo tutt’altro che trasparente e democratico.
Per gli americani invece, preoccupati di proteggere al massimo grado la libertà di culto nel loro paese, la chiesa di scientology deve essere messa in condizioni di muoversi senza intralci, in quanto non è stata provata alcuna pericolosità. Da qui la mossa più forte degli Stati Uniti, ovvero il Religious Liberty Protection Act, una proposta di legge che intende mettere le pratiche religiose al riparo da qualsiasi interferenza governativa o amministrativa.
Così scientology continua a scatenare polemiche, cause giudiziarie e accuse pesanti. Gli scientologi si sentono perseguitati a livello mondiale da una lobby internazionale, che non esiterebbe a fomentare false illazioni per ridue la potenza.
Già in vita, il fondatore Ron Hubbard era considerato dai seguaci una divinità votata al martirio, mentre migliaia di siti internet lo dipingono come un impostore, assetato di denaro. Nell’ottobre del 1984 un giudice della Califoia, disse di lui: «È un bugiardo patologico, in relazione al suo passato e alle sue imprese. Scritti e documenti presentati come prove riflettono ulteriormente il suo egoismo, la sua avarizia, smania di potere, vendetta e aggressività contro le persone ritenute ostili. Allo stesso tempo sembra un uomo carismatico e capace di motivare, organizzare, controllare, manipolare e ispirare i suoi seguaci»(4).
Dopo la colluvie di studi pro e contro tale movimento, rimane il dubbio: scientology è libertà totale o fregatura totale?
1) L. Ron Hubbard, Filosofia religiosa e pratica religiosa, 21 giugno 1960, rivisto il 18 aprile 1967.
2) L. Ron Hubbard, La ragione per cui, 15 maggio 1956.
3) Direttiva esecutiva n°450 del Religious Technology Center.
4) Giudice Breckenridge, Corte Superiore della Califoia, parlando di Ron Hubbard in una sentenza del 1984.
Maurizio Pagliassotti