LETTERAVanunu traditore?

E gregio signor Elena, ho letto il suo articolo su Mordechai Vanunu. Sono rimasto molto deluso e un po’ offeso. Nel 1984 lavorai per un anno in un kibbutz del nord d’Israele.
Perché Vanunu decise di rivelare alla stampa ciò che faceva, tradendo un giuramento? Perché, signor Elena, le sue ipocrite parole contro il legittimo diritto d’Israele a difendersi, attorniato da nemici in perenne ostilità, non le rivolge a Pakistan, Cina, Usa, Russia? Israele è l’unica democrazia nel mare dittatoriale e medioevale arabo.
In Israele la persona ha gli stessi nostri diritti come in Europa. Lei, conosce la condizione femminile nei paesi arabi e quella delle donne tra i palestinesi? S’informi e non si riempia la bocca di parole consolatorie… Solo musulmani (Pakistan, Algeria, Arabia Saudita, Yemen) uccidono cristiani, non il contrario.
Sono molto dispiaciuto che Missioni Consolata, cui sono abbonato da anni, pubblichi articoli così politicamente filo-comunisti e filo-arabi.

Alfio Tassinari
Cervia (RA)

Criticare la politica d’Israele non significa ipso facto simpatizzare con quella araba o comunista. Almeno da parte nostra.
Dopo la morte di Yasser Arafat (11 novembre), considerato dal governo israeliano un interlocutore inaffidabile (o addirittura un terrorista), vedremo se le parti sapranno ricominciare a parlare di pace.

Alfio Tassinari

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