La guerra, le guerre a scuola

Caro direttore,
mi rivolgo a lei, ma i giudizi che esprimo sono da estendersi a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del numero monografico di ottobre-novembre 2003 «La guerra. Le guerre».
L’ampiezza, la profondità, la collocazione cronologica di quanto esposto semplicemente come corretta cronaca… fanno sì che il lavoro dovrebbe figurare anche nei testi scolastici; a mio giudizio, sarebbe un’ottima guida per gli insegnanti che volessero educare i giovani ad una ripulsa in assoluto della guerra come mezzo per superare i conflitti.
La presentazione grafica è di qualità decisamente superiore, così come le immagini e l’agilità dei testi. Mi preme sottolineare anche il coraggio dei singoli autori, che, sottoscrivendo i loro articoli, si sono esposti a giudizi malevoli e forse non solo a quelli. In questo modo si è data testimonianza alla verità del tutto coerente alla posizione costantemente espressa da Missioni Consolata.
Secondo mia moglie Paola, il numero monografico è «coraggioso, tosto, ineguagliabile».

«Ineguagliabile» è troppo!… Ricordiamo che «La guerra. Le guerre» descrive, in 132 pagine, tutti i conflitti bellici presenti oggi nel mondo. Il numero della rivista – come ha scritto il signor Andolfi – merita veramente di entrare nelle scuole medie e superiori. Alcuni insegnanti l’hanno già assunto. Altri lo possono fare richiedendolo al nostro indirizzo.

Feando Adolfi

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