Cari missionari,
scrivo perché (non per la
prima volta) ho visto un
programma su Rai 3
(«C’era una volta»). Parlava
della prostituzione
minorile in Brasile.
Il giornalista (un «vero»
giornalista) intervistava le
bambine che si prostituiscono
per strada a 9, 10,
12 anni, perché «non hanno
da mangiare», per
«aiutare la mamma»; intervistava
i genitori, taluni
ignari e taluni consenzienti
(per necessità); intervistava
anche alcuni turisti
(italiani) del sesso, non
sempre minorile…
Perché questi programmi
vengono dati in tarda
serata? Perché scandalizzano?
Forse, se venissero
dati all’ora di cena, sarebbe
meglio: molti di noi
smetterebbero di mangiare
e inizierebbero a pensare,
a pensare veramente.
Dopo quel programma,
non sono riuscito a dormire,
pensando al volto di
quelle bambine, una in
particolare… Io conosco il
problema abbastanza bene…
ma non ho mai visto
il volto di una bambina
«di vita».
Mi sono detto: non sentirti
in colpa, perché non
fai quelle cose. Eppure mi
sento in colpa, perché faccio
parte di quel tipo di
società che sfrutta la fame
di una bambina per un…
Dopo quello che ho visto,
tutto diventa piccolo,
insignificante, inutile… di
fronte al volto di quella
bambina, i cui occhi, pieni
di rassegnazione, con la
voglia di sognare ma senza
la speranza di un sogno,
mi guardano ancora
mentre vi scrivo.
Fra poco andrò al lavoro.
Ma quale attività, professione,
impiego o perdita
di tempo è più importante
di quella bambina?
Quale sport, quale «ragazza», quali parole sono più
importanti?
Forse è questo che spinge
voi missionari a partire
per andare da chi ha veramente
bisogno; ma penso
anche che parecchi di noi,
cristiani «perbenisti», non
vogliono vedere quei programmi,
perché «si scandalizzano». Questo mi
riempie di tristezza e, soprattutto,
di indignazione.
Certe cose è meglio non
saperle: rimuovono l’appetito
ed anche la voglia
(probabilmente) di comprare
inutili oggetti che la
pubblicità ci propone o di
ascoltare le stupidate dei
quiz televisivi!
Cari missionari, non abbiate paura di scandalizzare.
L’unico vero scandalo
è stare zitti.
A proposito di «veri»
scandali (come il turismo
sessuale, che sfrutta persino
i bambini), Gesù
disse: chi scandalizza anche
uno solo di questi
piccoli, sarebbe meglio
che fosse buttato in mare.
Gli scandali sono inevitabili.
Ma guai a chi li
provoca (cfr. Mt 18, 7).
Alessio Anceschi