Clericalismo

Egregio direttore,

ritorno sull’argomento «clericalismo» non per polemica, ma per favorire un libero dibattito sul «laicato missionario».

La Civiltà Cattolica, nel recensire il volume del sacerdote Gian Franco Poli «Osare la svolta», ha scritto: «La svolta che bisogna avere il coraggio di fare deve essere ampia e profonda…».

Con molta amarezza, dopo aver letto il volume citato ed altre opere sull’argomento, devo concludere che è di attualità la frase del vangelo dove si parla di scribi e farisei: «Fate ciò che dicono e non quello che fanno, perché non fanno ciò che dicono».

È tuttora estraneo al pensiero e alla mentalità della maggioranza del clero secolare e regolare la necessità di valorizzare i laici, riconoscendo concretamente il loro ruolo di autentici collaboratori all’attività della chiesa (cfr. 1 Corinti 12, 24-25).

Non demorda, signor Ferruccio. La sua giusta causa è avallata anche dal magistero della chiesa.
Tenga pure conto delle osservazioni di un missionario, che affermava: non servono né «chierici» né «laici» (Missioni Consolata, maggio 2003).

Ferruccio Gandolini

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