“Guerra giusta”?

Egregio direttore,
è proprio vero, come dice un proverbio, che non si finisce mai di imparare. E Missioni Consolata, maggio 2003 (Iraq: l’immoralità della guerra «giusta»), mi erudisce affermando che S. Agostino è immorale. Sì, S. Agostino che, dopo il sacco di Roma nel 410 dei Visigoti, nel «De Civitate Dei» formulò la teoria della «guerra giusta». Aggiungo: Beardo di Chiaravalle fu teorico delle Crociate, in quanto «guerre giuste», e vi partecipò come combattente; Gregorio XIII «benedì» nel 1572 il massacro degli Ugonotti; Giovanni Paolo II proclamò Beato (il 27-4-2003) padre Marco d’Aviano (Carlo Domenico Cristofari), che galvanizzò le truppe cristiane contro i turchi e per carità di… Mi fermo. Già scrissi che la Bibbia è… piena di guerre.
È vero: ci furono anche papi che dissero no alle guerre. Ma allora la guerra non è un dogma né materia di fede, bensì… politica.
La prima guerra la fece Caino e sappiamo che fine fece Abele. Per non fare quella fine, quando ero ragazzo, ci fu una guerra di 6 anni, che ha dato a noi occidentali quasi 60 anni di pace (però anche allora c’era chi diceva no alla guerra: dovevamo tenerci Hitler?).
Le guerre si fanno per molti motivi, anche per il petrolio. Vorrei vedere i pacifisti, se qualche paese, in cui governano i Saddam, ci chiudesse i rubinetti del petrolio e del gas, cosa farebbero. Ma, principalmente, le guerre si fanno perché ci sono troppi paesi, non democratici, con a capo troppi Caino.

L’articolo a cui si riferisce il signor Banti è titolato «Il grande imbroglio» e lo strillo è «una guerra assurda, crudele, illegale». Non compare la frase «S. Agostino è immorale»…
Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica (pp. 566-567), il ricorso alle armi è sottomesso alle seguenti e rigorose condizioni:
– che il danno causato dall’aggressore sia durevole, grave, certo;
– che tutti i mezzi per porre fine al conflitto siano stati inefficaci;
– che ci siano fondate ragioni di successo;
– che il ricorso alle armi non provochi mali peggiori di quello che si vuole eliminare.
Quando queste quattro condizioni si verificano contemporaneamente (ed è un elemento molto significativo), si può ricorrere alla «guerra giusta».
Il catechismo citato risale al 1992. Ad 11 anni di distanza, un nuovo testo potrebbe anche rivedere la «guerra giusta», specialmente alla luce degli interventi di Giovanni Paolo II.

Rinaldo Banti