«E IO DICO “ALLELUJA”»
Caro direttore,
leggo che alcuni lettori sono esterrefatti
per il cambio
di linea del giornale. E io
dico «ALLELUJA».
Finalmente un giornale
cristiano che non segue
l’omologazione, che parla
di giustizia per i sofferenti,
che si indigna veramente
per le ingiustizie
che i missionari vivono ogni
giorno sulla propria
pelle e, soprattutto, sulla
pelle dei più poveri da loro
aiutati.
Complimenti vivissimi a
quei «lettori farisei»,
chiusi nel loro orticello di
perbenismo, BRAVISSIMI a
battersi il petto e a dire
«perdono Signore», ma
INCAPACI di capire gli altri.
Ci sono due lettori, in
particolare, che hanno
parlato delle nostalgie di
GIULIETTO CHIESA per il comunismo
reale. Nessuno
nega le tremende devianze
di un regime anti-umano;
ma io voglio anche ricordare
un principio fondante
del comunismo
come pensiero originario:
L’IDEA CHE TUTTI GLI UOMINI SONO
UGUALI.
Cari lettori, voglio dirvi,
se per caso non lo ricordate,
che è uno dei principi
fondamentali della dichiarazione
dei diritti dell’uomo.
Vi fa schifo? Ritenete
giusto che davanti ai
giudici chi ha soldi possa
difendersi meglio di chi
non li ha?
Pensate che la NESTLÉ
abbia fatto bene a fare
causa all’Etiopia, paese
che è in tremenda carestia,
per un «principio»?
Pensate che sia giusto
bombardare un popolo
provato da anni di embargo
con bombe all’uranio
impoverito, che porteranno
morte per molti altri
anni?
Ebbene, Dio mi perdoni,
voglio aprirvi gli occhi: il
capitalismo è questo, fatevene
una ragione. È VIOLENZA,
È PROTERVIA E SOPRUSO.
Non lo dico solo io: lo dice
anche il papa, che non
perde occasione per mettere
in evidenza gli effetti
perversi di questa ideologia
tremenda. La ricerca
del consumismo, la competizione
a tutti i costi
porta all’emarginazione di
chi non ce la fa.
Il lettore di Perugia, signor
FRESSOIA, ci informa
che vive con 2.000 euro al
mese. Voglio dirgli che se
il suo datore di lavoro troverà
modo di risparmiare,
in nome del santo profitto
beninteso, lo farà e lo
butterà IN MEZZO AD UNA
STRADA come un fazzoletto
usato. Dire questo vuol
dire essere comunisti?
State dando del comunista
anche al papa, che
richiama tutti invece ai
valori della solidarietà e
dell’amore, valori incompatibili
con il consumismo
sfrenato e senza regole,
che è l’essenza del
capitalismo. Infine vi prego
con tutto il cuore: USIAMOLO
IL CERVELLO, perché nostro
Signore ce lo ha dato
per usarlo e non per gettarlo
all’ammasso.
Ringrazio, caro direttore
e cari redattori di Missioni
Consolata, per l’attenzione
che mi avete riservata.
Per favore, continuate su
questa strada.
Sì, non mettiamo il cervello
in soffitta. Però usiamolo
bene, senza acrimonia.
Luciano Teodoli