Caro direttore,
ricordi ancora il sottoscritto?
Sono stato allievo dei
missionari della Consolata
a Bevera (1961-1966)…
Non ho smesso mai di leggere
con interesse Missioni
Consolata (insieme ad
Amico e Da Casa Madre).
La mia formazione è merito
esclusivo dei missionari
e, pertanto, mi considero
parte della vostra famiglia,
cui rimarrò sempre riconoscente.
Desidero, caro direttore,
esprimerti un augurio
per l’importante incarico
che hai assunto come responsabile
della rivista.
Essa continui a rimanere
un faro acceso sull’attività
dei missionari e sui problemi
che affliggono i popoli
poveri e dimenticati.
Ben venga la pluralità di
voci e opinioni! È importante
l’equità nel riportare
notizie e idee: ecco il tuo
delicato nuovo incarico.
Un grazie vada anche al
direttore precedente per la
sua illuminata guida.
Altri lettori ci hanno
scritto o telefonato per
augurarci buon lavoro e
per ringraziare l’ex direttore.
Ci è piaciuto, soprattutto,
il loro «spirito». È motivo di soddisfazione
constatare come
la nostra sia veramente
«la rivista missionaria
della famiglia».
Giovanni Pirovano