Spettabile rivista,
ho ricevuto il vostro interessantissimo
«speciale»
sul Kenya e sono rimasto
impressionato per le magnifiche
cose che i missionari
e le missionarie fanno
in quel paese (ed anche in
altre nazioni povere ed emarginate).
Vi ho spedito
una modesta offerta e vi
prego di inviarmi per posta
un altro paio di moduli
per versamenti in conto
corrente postale.
Vorrei precisare che io e
mia moglie non siamo credenti
(ci scuserete!), ma
ammiriamo profondamente
tutto quello che voi e altre
organizzazioni fate per
gli emarginati di tutto il
mondo.
Non avete senz’altro bisogno
del nostro incoraggiamento;
ma (per quanto
può contare) vi preghiamo
vivamente di andare avanti
così: noi, anche se non
frequentiamo la vostra
chiesa, vi saremo sempre
vicini e vi ringraziamo per
quanto fate.
Come missionari, riteniamo
che i non credenti
siano rarissimi. Forse non
esistono affatto, perché
Dio (a modo suo!) si rivela
a tutti. E poiché la fede
è un dono del Signore, se
uno ritiene di non averlo,
non si deve scusare con
gli uomini.
Gli amici di Sover sono
non credenti? Non ci
sembra proprio, dato il
loro comportamento.
Lettera firmata