«PERCHÉ SI FANNO LE GUERRE?» Il «battitore libero» GIUSEPPE TORRE, di Genova, ha fatto discutere.

Nell’intervento del signor Giuseppe
Torre ci sono affermazioni
false. La verità è che:
1) la Repubblica Jugoslava è collassata
dall’interno, come tutte le altre
dell’Europa dell’Est;
2) le stragi perpetrate dai serbi sono
state terribili e documentate;
3) il regime irakeno è feroce e sanguinario
(stragi di comunisti, di serbi,
ecc.: vedi l’articolo di Cazzullo su
La Stampa);
4) l’attacco alle torri gemelle è stato
rivendicato dall’organizzazione di
Bin Laden e dal mullah Omar;
5) la lotta al terrorismo (che comportava
interventi in Afghanistan) è
stata votata anche da una buona
parte della sinistra che ragiona.
Il signor Torre non ha nulla da dire
sul regime dei talebani? Sulla lapidazione
di adultere in paesi islamici?
Sulle stragi di turisti in Indonesia?
Sulle donne considerate puri
oggetti? Sulle ricchezze enormi di
alcuni paesi arabi, che vengono spese
a finanziare il terrorismo? Sui kamikaze,
giovani fanatizzati che si
uccidono e uccidono adolescenti,
donne e bambini?
Potrei continuare, ma mi pare che
il livore antioccidentale e antiamericano
stia raggiungendo limiti patologici.
Il cristianesimo cosa ha da
guadagnare nel condividere una visione
così travisata della realtà?
Realtà che è complessa, difficile,
non riconducibile a una divisione
manichea tra buoni (i popoli del
Terzo mondo) e cattivissimi (noi
dell’Occidente).
Su La Stampa Spinelli scriveva che
il regime comunista è stato caratterizzato
dall’uso sistematico della
menzogna e che i suoi epigoni, in Italia,
continuano su questa strada. È
curioso che, dopo la caduta del comunismo,
gli epigoni di questa ideologia
si trovino in campo cattolico!

Silvia Novarese

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