Se le bombe cadessero su di noi

Spett. redazione,
complimenti a MASSIMO
VENEZIANO per il «Battitore
libero» (Missioni
Consolata, gennaio 2002).
Mai un articolo così breve
è stato tanto eloquente. In
poche righe ha messo a
fuoco le vere realtà sociali
del mondo, evidenziando
il mal comportamento dei
«benpensanti».
È un caso che le riviste
missionarie ospitino articoli
di questo tipo? O è
perché i missionari subiscono,
con le popolazioni
del terzo mondo, il frutto
delle azioni dei nostri governi
che noi, forse, non
immaginiamo?
Mi è piaciuta la dizione
«capitalismo compassionevole
», che prima sfrutta
l’uomo e, poi, con le briciole,
finge di aiutarlo. Padre
Alex Zanotelli, al 19°
Congresso nazionale Aifo,
ha ricordato che la somma
stanziata dal G8 a Genova
è stata una presa in giro:
infatti, se divisa tra gli
ammalati di Aids, equivale
a 0,31 euro pro capite.
Sarebbe stato meglio se avessero
chiesto alle case
farmaceutiche (che di soldi
ne hanno fatti abbastanza)
di abbassare i
prezzi dei farmaci per permettere
a tutti di curarsi.
Nel 1954 Raoul Follereau
asseriva che, con il
costo di un aereo da guerra,
si poteva debellare la
lebbra. È rimasto inascoltato,
perché non c’è volontà
di aiutare i bisognosi.
E Paolo VI dichiarava
che i poveri ci sono, perché
fanno comodo ai ricchi.
Inoltre le statistiche
dicono che i poveri sono
sempre più poveri e i ricchi
sempre più ricchi: il
che vuol dire che pure noi,
cristiani, facciamo solo
finta di seguire l’insegnamento
di Gesù.
Inoltre, finché una buona
parte dell’utile di molti
paesi è determinato dalla
vendita di armi, non ci
sarà scampo: le guerre si
inventano, si provocano,
si cercano. Ora poi, che
non abbiamo una controparte,
che non rischiamo
granché, che (pur in guerra)
possiamo continuare
la nostra bella vita, ci sentiamo
giudici del mondo.
Ma se le bombe cadessero
sulle nostre teste, distruggessero
le nostre case e
uccidessero i nostri familiari,
quanti degli attuali
interventisti troverebbero
giuste certe guerre?
Continuate, vi prego, a
scrivere articoli sulla vera
realtà socioeconomica del
mondo: servono ad una libera
informazione, tendente
a risolvere la iniquità,
e anche a smascherare
i falsi cristiani.

Il risultato «briciole»
del G8 di Genova fu
stigmatizzato pure da noi
(Missioni Consolata, ottobre-
novembre 2001).
E, a proposito di armi,
Missioni Consolata (giugno
2001) ricordava che
l’Italia è terza al mondo
nella vendita di armi leggere,
nonostante le restrizioni
della legge 185/90.
Oggi c’è il disegno di
legge 1.927 che prevede
un allentamento dei vincoli
della legge 185/90…
Confidiamo nell’opposizione
di alcuni parlamentari
della Margherita, dei
DS, di Forza Italia, ecc.,
affinché il disegno non
diventi legge.

Dante Busetti

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