Carissimo direttore,
qui la vita procede come al solito: lavoro, volontariato, oratorio: questo mi fa sentire vivo; tento di non rintanarmi nel mio comodo, perché finirei nell’egoismo. È nel dare che si riceve, e il ricevuto si triplica rispetto al dato.
Purtroppo questo modo di impostare la vita è dato per perdente. Compassione, comprensione, preghiera, silenzio? Buttiamoli via subito, perché sono un fardello che rallenta la corsa verso il benessere.
L’alternativa è dunque la Ferrari, il costoso capo firmato? Benessere è spendere e spandere?
Ma, accanto a questo mondo dell’apparire, ne esiste un altro: dice che l’«essere» batte l’«avere»… Sono sicuro che la strada da intraprendere o, meglio, da continuare è quella che ci ha insegnato 2001 anni fa un certo Gesù.
Senza buttare la spugna.
Giovanni Fumagalli
Casatenovo (LC
Giovanni Fumagalli