Speciale BRASILE – Da Cabral a Cardoso
1500 Pedro Álvarez Cabral «scopre» il Brasile.
1501 Amerigo Vespucci esplora le coste brasiliane.
1530 Martim A. de Sousa fonda Peambuco, São Vicente, Piratininga.
1533 Istituzione di 12 capitanie: inizia la colonizzazione.
1539 Prima domanda ufficiale di importare schiavi dalla Guinea.
1548 Giovanni III nomina Tomé de Sousa governatore generale.
1549 Arriva Tomé de Sousa con sei gesuiti. Fondazione di Bahia.
1550 La tratta degli schiavi diventa sistematica.
1551 Erezione della prima diocesi brasiliana: São Salvador de Bahia. Primo vescovo è mons. F. Sardinha (muore nel 1556 divorato da cannibali).
1554 Padre Anchieta fonda São Paulo. Martirio di Pedro Correa e João de Sousa.
1567 La colonia di calvinisti francesi viene cacciata dalla baia di Rio de Janeiro.
1570 Canna da zucchero coltivata su larga scala: importazione massiccia di schiavi.
1576 Inizia l’evangelizzazione degli indios: per loro sono costruite chiese e scuole.
1576 Creazione della prelatura apostolica di São Sebastião, Rio de Janeiro.
1580 Arrivano carmelitani, benedettini e francescani, che aprono conventi e scuole.
Il regno del Portogallo passa sotto la corona spagnola; vi rimarrà fino al 1640.
1595 Seconda colonia francese si stabilisce nel Maranhão e fonda São Luis (1612).
1624 Gli olandesi iniziano l’occupazione del nord-est. Saranno cacciati nel 1654. Negli stessi anni arrivano cappuccini francesi e mercedari spagnoli.
1650 Lotta dei coloni e autorità locali ai gesuiti, espulsi da una parte del territorio.
1676-1677 Creazione di tre diocesi: São Sebastião, (già prelatura), Olinda e São Luis do Maranhão (1677).
1694 Distruzione del quilombo di Palmares.
1695 Zumbi, capo del quilombo di Palmares, è catturato: la sua testa viene esposta sulla piazza di Recife.
1696 Scoperta dell’oro in Minas Gerais.
1720-1750 La febbre dell’oro accelera il traffico negriero.
1759 Pombal espelle tutti i gesuiti (428) dalla colonia.
1800 Molti schiavi vengono affrancati: la debolezza dell’economia non ne consente il mantenimento.
1808 João VI di Portogallo si stabilisce a Rio de Janeiro.
1818 Apertura delle porte agli immigrati cattolici europei (Italia, Spagna, Germania, Polonia, Russia, Armenia, Libano).
1819 João VI torna in Portogallo; reggenza del figlio Pedro.
1820 Esplode la coltivazione del caffè.
1822 Dom Pedro proclama l’indipendenza del Brasile dal regno del Portogallo e viene coronato imperatore.
1831 Abdicazione di Pedro I in favore del figlio Pedro II.
1840 Inizia il regno di dom Pedro II: seguono 50 anni di pace e sviluppo.
1846 I gesuiti tornano in Brasile, seguiti dai lazzaristi e congregazioni femminili.
1850 Finisce la tratta negriera; ma comincia il contrabbando illecito di schiavi.
1865-1871 Guerra del Brasile contro il Paraguay.
1871 È promulgata la «legge del ventre»: tutti i nascituri da madre schiava sono liberi.
1880 Inizia la febbre del caucciù in Amazzonia; durerà fino al 1912.
1888 Abolizione definitiva della schiavitù.
1889 Cade la monarchia e viene proclamata la repubblica.
Migliorano le relazioni tra chiesa e stato; ciò permette l’entrata nel paese di molti ordini religiosi: salesiani, verbiti, spiritani, francescani tedeschi, cappuccini italiani, benedettini belgi…
1891-1895 Insurrezione dello stato di Rio Grande do Sul.
1916 Organizzazione del Fronte dei neri brasiliani.
1930 Golpe militare porta al potere Getulio Vargas.
1937 Con un nuovo colpo di stato Vargas impone la sua dittatura.
1943 Il Brasile entra in guerra a fianco degli alleati contro il nazifascismo.
1945 Pronunciamento militare costringe Vargas a dimettersi.
1950 Vargas si fa rieleggere presidente.
1954 Vargas è costretto dall’opposizione a lasciare il potere e si uccide.
1964 Un colpo di stato militare impone come presidente Castelo Branco (1964-67).
1974 Fine della dittatura e ripresa delle libertà democratiche.
1990 Con l’elezione del presidente Feando Collor trionfa il neoliberismo.
1994 Viene eletto presidente Feando Henrique Cardoso, che continua la politica neoliberista. Rieletto nel 1998, è il primo presidente a ottenere due mandati consecutivi con libere elezioni.
Benedetto Bellesi