La critica profetica
Egregio direttore,
mi riferisco alla lettera dei signori Alberto e Davide, apparsa su Missioni Consolata, maggio 2000. No, non ha sbagliato a pubblicare la lettera del signor Guido Guidotti.
Però bastava solo un cenno alla lettera di Alberto e Davide, senza pubblicarla per esteso, comprese le loro allucinazioni. Allucinazione è, per esempio, il rimando all’episodio evangelico di Giuda, citato a sproposito. I due poi si danno la zappa sui piedi quando affermano che sono centinaia i missionari di Modena, distribuiti in tutti i continenti.
Io do ragione a Guidotti. Sono troppo dimenticati i missionari, che spesso danno la vita per i popoli cui sono inviati, e chissà quanto maggior bene farebbero se potessero disporre di aiuti più consistenti da parte delle chiese di origine.
Che cosa sono le poche decine di milioni stanziati per le centinaia di missionari (lo dicono Alberto e Davide) e le necessità dei loro cristiani, necessità a volte di puro sostentamento materiale? E che ne faranno i cristiani della diocesi di Modena di tutti quei miliardi? Per me questo è egoismo.
Non mi sembra paradossale affermare che le nostre belle chiese affondano nel sangue dei poveri e che «saremo giudicati sulla misura con cui ce li siamo presi a cuore» come dicono Alberto e Davide.
A volte criticare ciò che la gerarchia decide non è da condannare; può essere un compito profetico da realizzare con evangelico coraggio.
Francesco Ciriello
Casso Murge (BA)
Ricapitoliamo i termini del dibattito:
– il signor Guido affermava: l’«otto per mille» ha fruttato alla chiesa di Modena 9 miliardi di lire, di cui solo 20 milioni sono andati ai missionari in Brasile (Missioni Consolata, gennaio 2000);
– replicavano i signori Alberto e Davide: parrocchie, gruppi e singole persone della diocesi di Modena inviano alle missioni somme ingenti di denaro, oltre che personale (Missioni Consolata, maggio 2000).
Fra i «litiganti» si inseriva la nostra rivista notificando: la chiesa italiana, attraverso l’«otto per mille» ha destinato ai missionari 30 miliardi di lire nel 1991, per giungere a 135 miliardi nel 1998, così impiegati: per progetti socio-culturali 133 miliardi, da distribuire 2 miliardi.
Francesco Ciriello