E’ indispensabile credere nelle religione cattolica?
Signor direttore,
vorrei essere confortato dal parere di un credente: è indispensabile credere nella religione cattolica per essere degno di entrare nel regno dei cieli? Oppure è sufficiente comportarsi in modo da non fare del male ad alcuno, anche senza professare nessuna religione tradizionale?
Ho letto molti vostri servizi da tutto il mondo, nei quali vengono evidenziati genocidi, tragedie, sfruttamento di poveri, donne, minori, ecc.
In generale le vittime appartengono al terzo e quarto mondo, dove vige solo la regola della sopraffazione e dove non si comprende più se i popoli possono ancora essere considerati umani, oppure cose da abusare e gettare, senza che i responsabili provino alcuna emozione.
I responsabili sono soprattutto coloro che, per avere maggiori guadagni, si avvalgono di tanta miseria per maggiormente arricchirsi, pur essendo coscienti che quelle persone perseguitate e sfruttate appartengono alla stessa umanità di cui essi fanno parte e hanno gli stessi bisogni.
Pio Moacchi
Savona
Primo. Oggi l’umanità supera i 6 miliardi di persone, di cui solo 1 miliardo circa si professa cattolico. Ed è assurdo pensare che i restanti 5 miliardi di uomini e donne non possano entrare nel «regno dei cieli», essendo tutti figli dello stesso Padre. Tuttavia, per salvarsi, non basta evitare il male; bisogna compiere il bene. Al riguardo il giudizio finale, descritto dal vangelo di Matteo (25, 31-46), è esplicito.
Secondo. Sete di guadagno, sfruttamento, sopraffazione… non hanno attenuanti. E, se ciò avviene nel cosciente disprezzo dei poveri, è come «impugnare la verità conosciuta», cioè un peccato contro lo Spirito Santo.
Pio Moacchi