Letterine o letterone?
Spettabile redazione,
sono molto vicina ai missionari della Consolata, soprattutto perché padre Lino Gallina è figlio di un mio cugino (e non solo per questo): infatti Lino dal 1948 al 1952 è stato mio aiutante in negozio. Per me e mio marito era un figlio. Veniva a Onigo il lunedì e ritornava a casa sua, a San Caerano, il sabato… Poi Lino si è fatto missionario.
Forse questa può sembrare una letterina inutile. Ma io sono orgogliosa di padre Lino.
Rosalia Gallina Gobbato
Onigo (TV)
Cari amici,
complimenti a tutta la redazione e ai collaboratori di Missioni Consolata, mensile che apprezzo tantissimo.
Siete riusciti a prepararmi al terzo millennio affrontando argomenti complessi, ma scritti in modo semplice ed esauriente. Soprattutto avete calato il giubileo nella vita di tutti i giorni. Grazie.
Certe letterine per noi sono «letterone», non tanto per l’apprezzamento nei nostri confronti, ma per la passione missionaria che esprimono.
Rosalia Gallina e Emma