LETTERASubito il digiuno

Caro direttore,
la chiesa, il papa o un’altra autorità appropriata dovrebbe annunciare, per il giubileo del 2000, un «grande digiuno universale», al quale chiamare tutti i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà, con l’obiettivo di:
– porre fine al debito dei paesi del Sud del måondo, una volta per tutte;
– ottenere che ogni nazione aderente all’Onu:
a)sospenda tutti i programmi di potenziamento militare (guerre sperimenti nucleari e altro) per 10 anni, come minimo,
b) destini, per almeno 10 anni, l’1,5% delle proprie spese militari per debellare nel mondo, in modo risolutivo, la fame e le malattie dell’infanzia (l’1,5% mi pare sia pure la percentuale indicata come sufficiente da Oms, Fao e Unicef).
Modalità, durata e cadenza del digiuno, fino ad ottenere un pronunciamento positivo dell’Onu, non sono di mia competenza… Che ne dici della proposta?
Edoardo Arrighi
Asti

Proposta ottima. Ma, senza attendere il «sì» dell’Onu, incominciamo subito a realizzarla: in famiglia, parrocchia, città… Le rivoluzioni vere nascono sempre dal basso. Così, ad esempio, è stato per «la banca etica».

Edoardo Arrighi

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